La soddisfazione della soprintendente, che spiega i prossimi passaggi
MESSINA – In una città distrutta dal terremoto del 1908, è uno dei pochi beni storici rimasto in piedi. La chiesa di Santa Maria della Valle, la Badiazza, risale all’undicesimo secolo ed è un esempio di architettura di epoca normanna.
Fino a pochi anni fa era raggiungibile solo tramite una strada sterrata, oggi rinnovata coi lavori che sono serviti anche a mettere in sicurezza il torrente omonimo. La Badiazza, però, necessita di altri interventi, per questo negli ultimi tempi è rimasti chiusa, se non per occasioni eccezionali.
Dopo lunghe attese, ecco finalmente il primo atto concreto, la pubblicazione del bando concorso per realizzare un progetto di restauro, finanziato con 1 milione e 600mila euro più 800mila euro di somme a disposizione, che arrivano dal “Patto per il sud”, Fondo per lo sviluppo e la coesione 2014/2020.
“Il bando è articolato in due fasi – spiega la soprintendente Mirella Vinci -. Nella prima fase si dovrà realizzare un progetto di fattibilità tecnico-economica. Verranno selezionati cinque progettisti a cui verrà chiesto di realizzare un progetto definitivo che comprenda la parte architettonica e quella tecnico-economica”.
Due mesi per la prima fase, altri due per la seconda. Fra quattro mesi la Badiazza potrebbe essere dotata di progetto definitivo e si potrebbe passare alla gara, da predisporre con appalto integrato, vale a dire che si farà un affidamento congiunto della progettazione esecutiva, a chi avrà curato quella definitiva, e dell’esecuzione dei lavori, che dovrebbero durare due anni.
“Oggi è un grande giorno – conclude la soprintendente – perché finalmente si sblocca concretamente una situazione ferma a lungo. Il presidente Musumeci aveva promesso che avrebbe agito, ha dato l’input e noi l’abbiamo seguito”.
(Marco Ipsale)