Messina. La mamma della 13enne: “Mia figlia non era ubriaca, basta insulti”

Messina. La mamma della 13enne: “Mia figlia non era ubriaca, basta insulti”

Marco Ipsale

Messina. La mamma della 13enne: “Mia figlia non era ubriaca, basta insulti”

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venerdì 12 Giugno 2020 - 07:00

Parla la madre della ragazzina che è finita in ospedale sabato scorso dopo aver acquistato una birra

“Mia figlia non era ubriaca, ha comprato solo una birra e non l’ha neanche bevuta tutta. Si è sentita male per un altro motivo”. A parlare è la madre della ragazzina 13enne, anzi quasi 13enne visto che li compirà tra poco, preoccupata per la figlia dopo i fatti di sabato sera.

“Sui social la stanno tormentando, le mandano messaggi anonimi con insulti irrepetibili, quando lei non ha fatto del male a nessuno. E la notizia è stata ingigantita, qualcuno ha parlato persino di coma etilico. Io sono una persona adulta e ho le spalle larghe, mia figlia no. Basta con queste cattiverie”.

Ma com’è andata quella sera? “Eravamo insieme, intorno alle 23 mi ha chiesto di fare una passeggiata nei dintorni con alcune amiche e ho acconsentito. Mi hanno telefonato alle 23.17 dicendomi che si era sentita male e sono corsa subito, perché ero a cento metri di distanza, salendo in ambulanza con lei. Non erano passati neanche venti minuti. Ho aspettato prima di parlare perché dovevo capire cos’era successo in quel breve tempo. Ora, tramite foto e registrazioni dei locali, lo so”.

E cos’era successo? “Mia figlia aveva avuto una crisi di panico, come purtroppo era già avvenuto altre volte, quando ad esempio ero dovuta andare a prenderla prima a scuola. Ogni volta che qualcuno ha un lieve malore bisogna montarne un caso? In ospedale le hanno dato solo poche gocce di tranquillante e l’hanno mandata a casa. Gli operatori sanitari e i vigili che erano con me possono testimoniarlo”.

Quella birra, però, la ragazzina non doveva comprarla, visto che in Italia è un reato la vendita di alcolici a minori di 16 anni. “Mia figlia ha sbagliato, ne è consapevole – dice la madre –, ma nel locale avrebbero dovuto chiederle un documento di riconoscimento, li ho denunciati. Lasciatela in pace, per favore”.

3 commenti

  1. E nessuna scusa da parte dei media che hanno pubblicato una notizia falsa?!

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  2. In qualunque modo sia andata questa vicenda e mille altre che si leggono ogni giorno, che bisogno c’è di insultare? Da codardi, perché non si rischia niente. Da ipocriti, perché non è per nulla sicuro che non facciano cose peggiori.
    Ma del resto basta guardare quelle foto da sfigati con cui inondano le loro pagine social….

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  3. I Leoni da tastiera sono usciti dalla giungla. Belve schifose che non hanno niente di meglio che approfittare di una ragazzina. Ma non si fanno schifo a guardarsi allo specchio la mattina.
    Povera ragazzina, spero che presto chi gli sta accanto riesca a fargli dimenticare questo tragico evento, già brutto di per sé ma aggravato dalle calunnie e dalla barbarie che soffoca questa città.

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