Uno dei tanti gesti incivili degli ultimi giorni. Il sindaco De Luca: "Stiamo acquistando altre fototrappole"
Camminano con un sacchetto di rifiuti in mano in via Santa Maria Alemanna, vicino alla Camera di Commercio, poi li lasciano su uno dei contenitori di un bar caffetteria e vanno via.
Peccato per loro che siano stati ripresi dalle telecamere del bar e saranno quindi sanzionati. Atti come questo si moltiplicano in centro città da quando sono stati tolti dalla strada i cassonetti per l’indifferenziata ed è stata avviata la raccolta differenziata porta a porta in tutta la città.
Gli utenti “fantasma”
Ma perché alcuni si ostinano ad abbandonare i rifiuti in strada quando potrebbero più comodamente differenziarli e gettarli sotto casa? Una possibile lettura la dà il sindaco Cateno De Luca: “Sappiamo bene che la resistenza alla raccolta differenziata è capitanata dai cosiddetti utenti fantasma, cioè da quei cittadini che per anni sono riusciti a non risultare mai all’anagrafe tributaria e a non pagare la Tari. Pensate che da gennaio 2019 a marzo 2021 ne abbiamo scoperti oltre 8mila ed ora stanno pagando. Adesso che non hanno più un cassonetto anonimo dove buttare i loro rifiuti, che cosa fanno questi evasori e incivili? Abbandonano i sacchetti sul marciapiede, per strada o anche sui carrellati delle attività commerciali”.
Nuove fototrappole
Non avviene in una periferia abbandonata ma in pieno centro città. Il sindaco li chiama in dialetto “nzivati” e annuncia nuove azioni di contrasto. “Stiamo varando un servizio suppletivo di raccolta e stiamo anche acquisendo altre fototrappole. Abbiamo formato tutti gli agenti della polizia municipale per contestate gli illeciti in tema di rifiuti”.
Nel video pubblicato sulla pagina Facebook del sindaco, si vedono i due giovani, a volto oscurato, che abbandonano i rifiuti. “Il carrellato è correttamente esposto dal titolare dell’attività commerciale, in attesa che gli operatori della Messina Servizi passino a ritirarlo – racconta De Luca -, nel mentre escono due giovani messinesi con due sacchetti di rifiuti che puntano il carrellato come un’oasi nel deserto e si disfano dei loro rifiuti poggiandoglieli sopra. Così facendo questi due giovani hanno commesso due illeciti: il primo è che i loro rifiuti non dovevano portarli a passeggio ma conferirli nei carrellato a servizio della loro abitazione; il secondo è che mettendo i loro rifiuti sul carrellato dell’attività commerciale espongono quella attività ad una multa per errato conferimento. Per fortuna questa attività aveva una telecamera e ha potuto dimostrare agli operatori che il danno era stato fatto da altre persone. Ma questo spiega perché ci sono troppi sacchetti della spazzatura in giro”.
Nzivati come dice il sindaco è poca cosa, aggiungerei ignoranti, lordi, meschini, indegni, rifiuti loro stessi della società.
Otto mila in due anni non bastano perché secondo le ultime statistiche di TS pare che un messinese su tre non paghi la TARI.
Sembra che il Sindaco legga attentamente i commenti pubblicati da questa testata, per cui si renda ben conto che la lotta all’evasione delle imposte ed all’abbandono dei rifiuti merita più impegno risorse e risultati di quanti ne abbia ottenuti sino ad oggi.
Il sindaco nelle sue mille sfaccettature ha talune qualità che tornano utili a Messina, questo va ammesso, ma se intende presentarsi come candidato alla presidenza della regione deve capire bene che lo stato delle vie della città è l’unico vero indicatore che viene preso in considerazione dai cittadini.
I
A Buddasaggini è dura a morire ma, state tranquilli prima o poi la pagherete tutti.
Perfetta nonchalance. Basta fare un giro in città per capire la civiltà dei cittadini messinesi
Adesso che li avete presi quali sono le pene che devono pagare? Perchè se fanno come fanno con i piromani i porci continueranno a fare i porci. Invece questi miserabili incivili dovrebbero essere puniti severamente magari con diversi mesi di galera, così da fargli passare la voglia di lordare il suolo pubblico. Il guaio è che non gli fanno nulla! Questo è il grande problema! Intanto una volta individuati dovrebbero essere denunciati dal Comune di Messina e giudicati per i loro meschini comportamenti!
Nzivati giusto il termine per certe persone.Avete fatto un bel paese per i turisti che devono prendersi una granita come i Nzivati davanti a tutti i casonetti pieni dell’indeffirenziata non raccolta oltre 12.00.Sindaco lasci la macchina e cammini a piedi per la città così il servizio non funziona.
Davvero De Luca legge questi commenti? Colgo la palla al balzo per suggerire 2 punti in cui le fototrappole servirebbero davvero. Via Arte della Stampa e Via del Santo.
Da che ho memoria in via Arte della Stampa c’è una discarica a cielo aperto, proprio ad un passo dalle abitazioni. La gente scende la sera e butta con tranquillità i rifiuti sul marciapiede. Nella notte, invece, arrivano i furgoni: cucine, materassi, reti. Persino la colonia di gatti del quartiere si allontana per la puzza, il degrado e i topi. Nel frattempo le sterpaglie invadono i marciapiedi. Tra poco arriveranno anche le blatte. Uff.
La differenziata.
La sera esponiamo i nostri secchi. Purtroppo in una piccola casa senza balconi lo spazio per gestire questi mastelli è davvero poco, un sacrificio. Un sacrificio fatto sin dal primo giorno di differenziata. Perché è un dovere. Di tutti. Ed è un diritto poter passeggiare nel marciapiede sotto casa. Un marciapiede vecchio e rovinato, ma pulito e dignitoso.
Ps. La differenziata è cosa buona e giusta. Se poi gli operatori non lanciassero i mastelli nel cuore della notte sarebbe fantastico. A noi per esempio li hanno già rotti e all’isola ecologica ci dicono che dovremmo sporgere denuncia per poterli sostituire gratuitamente. Ma chi dovremmo denunciare? Si può impiegare il tempo delle forze dell’ordine in questo modo? Mah… Le telecamere servirebbero ovunque. OVUNQUE.
Il grande problema di Messina è la sua gente (gentaglia)!