Il presidente Anthony Greco: "Nostre proposte non prese in considerazione"
MESSINA – “Nonostante in premessa vengano considerati i problemi arrecati ai residenti dall’inquinamento acustico e la loro richiesta di intervento alle limitazioni degli effetti derivanti da sorgenti sonore potenzialmente inquinanti, dobbiamo rilevare le contraddizioni che emergono nell’ordinanza sindacale n. 67 del 18/04/2023”. Esordisce così in una nota l’associazione Centro Storico di Messina, che di fatto “boccia” il provvedimento adottato dal sindaco Federico Basile per regolamentare le emissioni acustiche all’esterno dei locali.
“Non possiamo non notare – spiega il presidente dell’associazione Anthony Greco – che rispetto alla legge che prevede alle ore 24 la cessazione delle emissioni sonore per le attività di somministrazione di alimenti e bevande, nell’ordinanza tale limite di orario viene addirittura aumentato, in alcuni giorni, alla ora 1.00 + 20 minuti per abbassare la musica e fare sfollare i clienti”.
“Ci chiediamo – insiste Greco – quali siano i provvedimenti adottati a favore dei residenti che da anni lamentano il proprio diritto alla salute, al riposo notturno, alla quiete in casa propria e, non ultimo, alla sicurezza pubblica certamente non garantita dalle condizioni euforiche inevitabilmente assunte dagli ospiti dei locali cui viene consentito il protrarsi di ogni tipo di intrattenimento oltre l’orario di legge nazionale”.
L’associazione Centro Storico di Messina fa sapere di non avere partecipato ad alcuna riunione per la stesura dell’ordinanza e di essere stata solo messa a conoscenza delle decisioni prese dal Comune insieme a Confcommercio e Confesercenti, “senza avere avuto nessun accoglimento delle proposte presentate”. A breve l’associazione organizzerà una conferenza stampa, a cui parteciperà anche il presidente del coordinamento nazionale No Degrado e Malamovida, Fabrizio Coniglio, per illustrare le iniziative che intenderà prendere contro l’ordinanza sindacale.