Incontro Cittadella della Salute Asp e Comitato consultivo aziendale su conferenza servizi Adi (cure domiciliari integrate) e la qualità percepita
MESSINA – Organizzata dall’Asp di Messina in collaborazione con il Comitato consultivo aziendale, si è svolta presso la Cittadella della Salute la “Conferenza sui servizi Adi (Cure domiciliari integrate). Qualità percepita”. Sono stati presentati i dati relativi a 6477 utenti (2454 maschi e 4023 femmine) distribuiti su tutto il territorio provinciale che hanno ricevuto prestazioni sanitarie, infermieristiche fisioterapiche logopediche a domicilio, nonostante il Covid-19. Si tratta di un’utenza prevalentemente femminile, in coerenza con il peso maggiore che rivestono le donne nelle fasce di popolazione più anziana. Risulta maggiore l’incidenza delle malattie muscolo scheletriche nelle donne e di quelle tumorali e neurologiche negli uomini.
L’incontro si è focalizzato sulla qualità percepita, partendo dal presupposto che il controllo dei servizi debba essere esercitato dai diretti fruitori, dai quali accogliere suggerimenti e, quindi, verificare le azioni di miglioramento pianificate insieme all’ente che fornisce le prestazioni domiciliari. Ogni anno, l’indagine viene coordinata dal servizio sociale professionale dell’Asp e coinvolge le associazioni del Comitato consultivo. Si basa sul grado di soddisfazione rispetto all’accessibilità e al funzionamento del servizio, alle relazioni con gli operatori e alla rete di supporto. Le interviste telefoniche condotte dei volontari delle associazioni hanno rilevato le esigenze specifiche degli anziani, oltre a offrire uno spazio di ascolto e sostegno. Hanno partecipato alla conferenza il commissario Asp Bernardo Alagna (nella foto), i responsabili e gli operatori dei distretti sanitari e dell’ente gestore, che sono intervenuti per la parte di loro competenza.
La responsabile della comunicazione e coordinatrice del servizio civile universale aziendale, la dottoressa Santoro, ha messo in relazione la partecipazione del volontariato con le attività di servizio civile. La conferenza è stata anche l’occasione di confronto sullo stretto collegamento tra servizi sanitari, sociali e socio-sanitari, anche alla luce della riorganizzazione territoriale prevista dal piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).