La mancata riconferma del deputato messinese potrebbe pesare sulla candidatura alle regionali del segretario cittadino? Entro 24 ore la risposta
MESSINA – Quale futuro per l’onorevole Pietro Navarra e per il segretario cittadino Franco De Domenico nel Partito democratico? Nell’estate dei divorzi lampo tra le forze politiche del centrosinistra, il malessere dentro il Pd, che non ha sedi nei territori e presenta un numero ridotto di iscritti, si somma alle intuibili inquietudini dei più stretti collaboratori dell’ex rettore. La mancata riconferma del deputato messinese potrebbe pesare sulla candidatura alle regionali di De Domenico (nella foto), seppure annunciata? Le risposte si avranno nelle prossime 24 ore.
I nodi dovranno essere sciolti: o dentro o fuori. Anche se in apparenza nulla dovrebbe impedire l’ex candidato a sindaco di Messina di concorrere per un seggio di deputato regionale. Le parole di Navarra non lasciano presagire un cambiamento repentino nelle scelte. Cambiamento che sembrerebbe in contrasto non solo con la reazione misurata del parlamentare, dopo l’esclusione, ma con il profilo dell’economista.
Nel frattempo, alcuni iscritti si lamentano anche pubblicamente. Secondo loro, il ruolo di capolista avrebbe dovuto essere attribuito al docente universitario, nel proporzionale, collegio Camera Sicilia 2 di Messina, e non all’ennese Stefania Marino, complice una legge elettorale usata spesso dai partiti senza tenere conto degli aspetti territoriali. E Simona Caudo, vicina alle posizioni politiche di Navarra, ha rinunciato a far parte della lista, seppure per “motivi personali”.
Un Pd in cerca d’autore e De Domenico alla scelta decisiva
“Contribuirò a offrire il mio servizio alla comunità”, è il messaggio del deputato non riconfermato. Ma la vicinanza con il mondo del centro, siano Calenda e Renzi o altri pezzi centristi in ricomposizione, sembrebbe compatibile con il profilo liberale e moderato di Navarra.
Nel frattempo, De Domenico è chiamato a compiere una scelta decisiva, anche per il suo ruolo di segretario cittadino. E deve decidere se rinnovare la richiesta di un sostegno da parte di tutto il partito. In campo c’è pure Giovanni Mastroeni, che ha lasciato la segreteria generale della Cgil per candidarsi all’Ars.
Mentre il Partito democratico rappresenta un soggetto politico che a Messina e in Sicilia necessita di una rifondazione in termini di radicamento, la scelta immediata è quella di comprendere se Franco De Domenico correrà alle regionali. E se rimarrà una risorsa del Pd cittadino e regionale, come si augurano i suoi sostenitori alle amministrative.