Alcuni genitori hanno fornito i mezzi necessari per poter trasportare e consegnare i banchi alla scuola di viale Annunziata
Fare di necessità virtù o per meglio dire chi fa da sé fa per tre. Ecco gli adagi giusti per i momenti difficili, per i momenti di crisi. Paradigma di questa situazione l’istituto Vittorini, dove in attesa che arrivino gli agognati “monoposto”, si è cercato di far fronte alla carenza dei banchi. E così in periodo di pandemia da Covid 19, ad una settimana dalla riapertura delle scuole, dopo il confinamento, la comunità scolastica dell’istituto Comprensivo “Elio Vittorini”, riaperte le porte, in attesa che la soluzione arrivi dal Ministero, si è rimboccata le maniche in cerca di soluzioni tampone immediate, per consentire già dai primi giorni, la frequenza scolastica in presenza agli alunni, garantendo, al contempo, la messa in campo di tutte quelle misure necessarie per fronteggiare l’emergenza epidemiologica; tanto perché, se fino a ieri i numeri della dotazione dei banchi potevano far fronte all’esigenza di ogni istituto, oggi, che ogni alunno occupa da solo ogni postazione, i numeri si sono raddoppiati.
Grazie alla disponibilità di Suor M. Lorena, economa della Casa madre dell’istituto Figlie del Divino Zelo e all’intervento della signora Aida Nostro, madre di uno studente, intervenuta per sottoporle la richiesta, alcune classi, sprovviste di banchi, a causa delle misure messe in atto per garantire il distanziamento sociale, da oggi avranno 15 nuovi banchi, che le suore hanno donato in ottimo stato, nel pieno spirito di collaborazione e generosità che da sempre ha contraddistinto l’opera della comunità religiosa, sotto la guida e l’esempio di Sant’Annibale.
La macchina organizzativa si è messa in moto per garantire il trasloco. Alcuni genitori, Fabio Bavastrelli, Paola Chiofalo, Valentina Cosenza, Aida Nostro, Silvia Venuti, hanno fornito i mezzi necessari per poter trasportare e consegnare i banchi nei locali dell’Istituto di viale Annunziata.
È un esempio di “buona prassi” che è stato possibile solo grazie all’infallibile formula di sinergia attiva tra scuola, famiglia e territorio. La dirigente scolastica, prof.ssa Maria Schirò, insediatasi da reggente il primo settembre scorso, ha presentato il problema al Consiglio d’istituto coinvolgendo tutte le componenti nella ricerca di possibili soluzioni. La risposta è, dunque, arrivata immediata con le azioni messe in campo dal presidente, prof. Giovanni Russo, e da tutti i genitori del Consiglio d’Istituto. Il tutto in attesa che arrivino i banchi monoposto, ma questa è un’ altra storia.