I ragazzi, dai 16 ai 25 anni, percepiranno 600 euro mensili e si occuperanno di transizione digitale, accoglienza, amministrazione e tutela ambientale
MESSINA – Sono 17 i ragazzi dai 16 ai 25 anni che per due mesi lavoreranno all’Amam nell’ambito del progetto “L’estate addosso”. I giovani si occuperanno di transizione digitale, accoglienza, amministrazione e tutela ambientale, portando avanti un’idea sperimentale per promuovere un nuovo tipo di percorso di inclusione socio-lavorativo. La convenzione con Messina Social City è stata firmata ieri e la sinergia tra i due enti punta a far crescere i ragazzi, dando loro nuove competenze e avviandoli verso il mondo del lavoro grazie alla borsa di inclusione sociale del valore di 600 euro mensili.
Bonasera e Trovato: “Felici di poter ospitare questi giovani”
“Siamo felici di poter ospitare questi giovani”, dichiarano il presidente Loredana Bonasera e il direttore generale Santi Trovato, “perché rappresentano il futuro del contesto sociale in cui viviamo e questa pur breve esperienza consentirà a loro, ma anche a noi, di arricchirci reciprocamente sia di competenze che di valori e spinte motivazionali”. Un progetto che permetterà ai giovani di approcciarsi all’ente, di capirne le dinamiche e di permettere anche alla stessa Amam di avviare una transizione digitale ancora più forte, sfruttando le competenze di chi nel digitale c’è nato e cresce ogni giorno.