Nove giorni dopo le elezioni, alla guida del giudice Corrado Bonanzinga, l'Ufficio centrale continua la verifica al Comune
MESSINA – Nove giorni dopo le elezioni a Palazzo Zanca fervono i controlli. Alla guida del giudice Corrado Bonanzinga (nella foto), presidente dell’Ufficio centrale elettorale, si procede alla verifica e si cerca di rimediare a diversi errori, riaprendo i plichi quando è necessario. Uno spoglio infinito, insomma. Sono terminati i conteggi per quanto riguarda le liste e ora si sta procedendo a verificare i voti dei singoli candidati.
In questo momento, risulta difficile prevedere se venerdì prossimo, o la prossima settimana, si potrà definitivamente chiudere il capitolo del responso elettorale.
Sviste ed errori clamorosi nei seggi
Sviste clamorose nei numeri ed errori altrettanto clamorosi, come assegnare ad esempio due voti e non uno se si sono votati due uomini o due donne della stessa lista, alla base probabilmente dei ritardi. Più volte, l’Ufficio centrale si trova costretto a riaprire i plichi e rivedere tutto.
Un tema che emerge è quello della necessità di formare presidenti di seggio e scrutatori e di adeguare al meglio la macchina elettorale.
La liste per Basile sfiorano il 40 per cento: otterranno il premio di maggioranza?
Le nove liste a sostegno di Federico Basile hanno ottenuto il 39,85% (37.293 voti). E si attende la verifica finale, da parte del magistrato, riguardo al possibile premio di maggioranza previsto per chi raggiunge quota 40 per cento. Sono tre le liste per il vincitore sopra il 5 per cento: a dominare è “Basile sindaco di Messina” con 17.58; “Con De Luca” è al 9.63 e la lista Prima l’Italia è al 5,36.
Il voto disgiunto dal centrodestra premia Basile
Se il consenso per il sindaco eletto si attesta sul 45,54, le sue nove liste viaggiano sul 39,85% (37.293 voti). Un valore aggiunto, dunque, a favore di Basile, mentre Maurizio Croce ottiene il 27,78 per cento, decisamente meno rispetto alle liste della coalizione di centrodestra. Liste che raggiungono il 35,17% (32.915). La coalizione di centrosinistra è al 22,21% (20.789) e il candidato sindaco Franco De Domenico raggiunge il 22,90 per cento.
Una maggiore armonia nel centrosinistra, tra candidato e liste, e un 8 per cento che potrebbe aver dato i voti a una lista nell’area del centrodestra e una buona parte al candidato di Sicilia Vera Basile.
Oltre alla tendenza al voto disgiunto, già avvenuta nelle precedenti amministrative, l’altro grande tema è l’astensionismo. Solo il 55,64 dei cittadini si è recato alle urne.
Povero presidente meglio una partita a scacchi