Esame avvocati, l'Ordine di Messina: basta rinvii

Esame avvocati, l’Ordine di Messina: basta rinvii

Simone Milioti

Esame avvocati, l’Ordine di Messina: basta rinvii

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martedì 09 Febbraio 2021 - 16:01

Rischia un nuovo rinvio l'esame di abilitazione per avvocati, l'Ordine prende posizione, ma anche i vari concorsi restano bloccati e periodicamente rinviati

L’ennesimo possibile rinvio dell’esame di abilitazione per avvocati relativo all’anno 2020, l’ennesima richiesta da parte dell’Ordine di Messina al Ministro della Giustizia di fare qualcosa affinché si possano svolgere le prove.

Nonostante la crisi politica in atto e il perdurare della crisi sanitaria per l’Ordine degli Avvocati di Messina è fondamentale avere risposte sull’argomento. La data fissata è per aprile, ma esiste il rischio concreto di un ulteriore rinvio.

Una situazione che, è specificato nella richiesta, è stata più volte portata all’attenzione del Ministro, chiedendogli di intervenire. Uno stallo che “rischia di comportare un ulteriore rinvio delle prove scritte. Con grave nocumento per i giovani Colleghi praticanti, che vedrebbero, di fatto, cancellata la sessione 2020″. Si legge testualmente nel documento, dove il dito è puntato contro chi si è reso incapace di stabilire delle modalità di svolgimento delle prove adeguate all’emergenze epidemiologica. Ciò ha comportato un ritardo ingiustificato all’accesso alla professione che rischia adesso di dilatarsi.

Le proposte dell’Ordine degli Avvocati

Non solo critiche e dita puntate contro, nonostante la situazione di crisi politica con il Ministro dimissionario non aiuti certo la risoluzione. Anche proposte e consigli su come svolgere l’esame di abilitazione. Elencati ci sono sei punti che variano dall’aumento delle sottocommissioni di esame con suddivisioni in ambito circondariale e non distrettuale delle sedi di esame.

Inoltre una soluzione per evitare situazioni di contagio è che siano autorizzate le sottocommissioni stesse a correggere gli elaborati da remoto. Elaborati che possano essere ridotti di numero scendendo da 3 a 2, accorpando così in un’unica prova scritta i pareri civile e penale.

Esami di abilitazione, concorsi nazionali e test di ammissione, cos’altro rimane fermo

Non sono solo gli avvocati a vivere delle difficoltà a causa della pandemia. È passato quasi un anno, fine febbraio 2020, da quando Giuseppe Conte dichiarava la zona rossa. Bloccando gli spostamenti tra Regioni e vietando gli assembramenti. Queste misure di fatto impedivano lo svolgersi di esami di abilitazione, esami universitari, test di ingresso e concorsi nazionali. Per alcuni dei quali molti candidati si dovevano spostare dalla propria residenza passando tra regioni diverse.

Dopo un anno, con la sola eccezione di una breve parentesi per i test di Medicina nell’estate 2020, la situazione resta bloccata. In tanti hanno ormai perso del tutte le speranze e i ritardi non aiutano di certo chi aveva bisogno di assumere e chi aveva bisogno di lavoro. Specie il sud Italia dove le imprese latitano e l’unica speranza lavorativa per molti è passare un concorso o riuscire a mettersi in proprio passando l’esame di abilitazione per il proprio ordine professionale.

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