Riaprirà dopo 24 anni. Il plesso, infatti, è chiuso dal 1997
Sono finiti i lavori di restauro della Biblioteca del plesso centrale dell’Università di Messina.
Lunedì 13 dicembre, alle ore 16, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, sarà presente alla cerimonia di inaugurazione insieme al vicepresidente e assessore all’Economia, Gaetano Armao. Saranno accolti dal rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea, e dalla dirigenza dell’Ateneo peloritano.
Il plesso è chiuso dal 1997. A febbraio 2019, era stato siglato un protocollo d’intesa tra la Regione e l’Ateneo, attraverso cui l’Università rientrava nel pieno possesso dell’immobile, potendo avviare, così, i lavori di ristrutturazione e adeguamento funzionale.
A maggio 2019 è stato firmato il contratto per l’affidamento dei lavori relativi al restauro conservativo e al consolidamento dell’edificio. Un’opera resa possibile grazie alla sinergia con la Regione Siciliana.
I locali rinnovati ospiteranno il punto di benvenuto per l’accoglienza degli studenti stranieri, una grande biblioteca, la sala lettura e le stanze studio per gli studenti. Inoltre, la sezione di Diritto Privato del Dipartimento di Giurisprudenza si trasferirà nei nuovi ambienti lasciando, così, le aule adiacenti all’Orto Botanico.
Ci sarebbe da scrivere un libro su come sia stata praticamente regalata dalla Regione all’Università la storica sede di quella che fu la Biblioteca Regionale Universitaria “Giacomo Longo” !
La Biblioteca Regionale Universitaria “Giacomo Longo” invece in attesa del fantomatico polo culturale dell’ex ospedale Margherita è ancora, dopo 24 anni, divisa su tre sedi, con i disagi che ciò comporta agli utenti.
Storie di ordinaria noncuranza con cui negli anni la Regione non ha saputo tutelare un’istituzione come la Biblioteca fondata nel lontano 1731 !
E musumeci va pure all’inaugurazione invece di nascondersi per questo ennesimo disastro.
Non condivido l’opinione di emmeaelle. Penso invece che FINALMENTE, abbiamo di nuovo, dopo anni interminabili, la Biblioteca Regionale Universitaria “Giacomo Longo”, nella sua sede originaria. e di questo ringrazio, sia il Rettore Magnifico Cuzzocrea, che il Presidente delal Regione Siciliana, Musumeci. Non posso, quindi che auspicare. che questo nuovo “fabbricato” possa contenere nei nuovi locali, anche il personale ed il materiale cartaceo (giornali, riviste, fondi), in atto depositato nel vetusto “Ufficio Periodici” di Sant’Agata. affinchè : 1) si eviti di pagare il canone d’affitto ai privati ; 2) si faciliti l’afflusso dell’utenza interessata, che trova, al momento, estremamente difficile arrivare colà ; 3) si possano, finalmente rendere disponibili, i fondi, le riviste, i giornali e quant’altro, in atto è ancora improduttivamente inscatolato all’oscuro ; 4) si faciliti cosi’ l’afflusso dell’utenza ; 5) si metta, in conseguenza, gli operatori, di poter operare al meglio. E poi, siamo franchi : cosa c’e’ di meglio che lavorare in una nuova sede ? E se … alla fine, venisse fuori, che, in questa nuova ristrutturazione, spazi disponibili dovessero mancare, allora, meglio sarebbe se l’Emeroteca del Villaggio Sant’Agata, venisse trasferita nella Facoltà di Lettere dell’ Annunziata, area piu’ moderna e funzionale, rispetto a quella proposta dell’Ex P.O. Margherita. Mi auguro che il Presidente Musumeci su questo ne faccia spunto per una saggia ed oculata riflessione. Per l’intanto, godiamoci questa bellissima novità natalizia.
fate semplicemente ridere, che vergogna
La Regione Sicilia paga da 25 anni l’ affitto dei locali di via I° Settembre, di proprietà della Curia Arcivescovile . Con quei soldi si potevano costruire dieci palazzi della cultura.
Le chiacchiere stanno a zero!!! La situazione reale creata dalla politica regionale con la compiacenza dell’intellighentia messinese (che ha ottenuto i propri vantaggi) ha fatto sì che di fatto mamma Regione Siciliana regala la sede storica della Biblioteca Giacomo Longo all’ Ateneo cittadino, perché la Biblioteca Regionale pur essendo ubicata nel complesso universitario in via dei Verdi, non dipende dall’università, ma bensì dall’assessorato Beni Culturali della Regione Sicilia.. che contestualmente paga da circa vent’anni più di centomila euro l’anno per la propria biblioteca a soggetti privati per tre sedi distanti tra loro smembrando cosi l’attuale Biblioteca con tutti i relativi disagi che alla fine si ripercuotono sull’utenza. Con tutti i soldi spesi in questi anni si sarebbe potuta costruire una sede degna del patrimonio storico posseduto dalla Biblioteca Regionale Giacomo Longo di Messina.
Ne deduco, allora, che se, in base a voci ricorrenti, fossero in corso trattative con privati per la cessione per quell’immobile posto al Villaggio Sant’Agata, dove ha sede, appunto l’Emeroteca, e se, ripeto se, queste trattative avessero l’esito sperato, l’Amministrazione Regionale avrebbe eliminato almeno … uno di questi affitti onerosi. In effetti , all’origine, la sezione periodici si trovava nella sede di Via dei Verdi, (come ci dicevano la prof.ssa Mangano Saglimbeni a lezione o il prof. Giuseppe Morabito), o ricordo male (vista la mia non piu’ giovane età) ? Sarebbe questo, peraltro, uno sviluppo positivo, in vista, inoltre, dei futuri nuovi concorsi previsti per rimpolpare l’organico, questa volta di personale provvisto del corretto background formativo. Auguriamocelo per il bene della nostra città.