Messina: manca un cimitero per gli animali d'affezione

Messina: manca un cimitero per gli animali d’affezione

Cesare Giorgianni

Messina: manca un cimitero per gli animali d’affezione

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domenica 23 Febbraio 2020 - 08:15

In Sicilia è un problema dare sepoltura ai piccoli e grandi amici a 4 zampe. In attesa della legge ci sono poche alternative. Ecco quali

Ho visto un’anziana gatta affrontare la morte, ormai imminente, con grande dignità. Senza dare fastidio. Quasi con serena rassegnazione. Con occhi dolci, come se cercasse un’ultima carezza o volesse dare tranquillità ai suoi affettuosi e preoccupati “padroncini” dopo anni di vita insieme, di silenziose confidenze. Solo un’immagine simbolica, questa, del momento particolarmente delicato, difficile da superare, che si vive nell’attimo del distacco e che non può non lasciare il segno per un bel po’ di tempo. Forse per sempre.

Un cimitero per i piccoli amici

Ed è proprio per ricambiare la stessa dignità mostrata dall’affettuosa “compagna di viaggio” presa ad esempio, che è necessario “sciogliere”, una volta per tutte, un problema che in Sicilia resta ancora vergognosamente irrisolto. Quello, cioè, di offrire un degno luogo di sepoltura ai nostri piccoli o grandi amici a quattro zampe.  Sì, perché nella nostra regione, fino a questo momento, non esiste un solo cimitero per animali d’affezione. Anche se qualcosa, da qualche giorno, sembra poter cambiare grazie all’approvazione all’Ars di un Ddl che regolamenta la materia cimiteriale in genere. Nell’attesa, però, succede che la maggior parte dei proprietari, al momento della morte delle proprie bestiole, vedono quale unica soluzione, tra l’altro vietata, quella di scavare una fossa nelle campagne più vicine alla città o in qualche giardino privato. Ma, per eliminare le carcasse, non vengono “sottovalutati” altri metodi più sbrigativi e meno consoni da parte di persone meno affettuose…

La proposta all’Ars

Per fare fronte al vuoto normativo relativo alla sepoltura di cani, gatti, uccellini, conigli e criceti a cui bisogna invece garantire un trattamento pietoso dopo la morte, nel dicembre 2019 era stato presentato all’Assemblea regionale siciliana il Disegno di legge in questione. Nel documento viene chiarito che l’area da destinare a tale scopo deve avere caratteristiche equiparate a quelle di un camposanto per esseri umani, essere sottoposta quindi alla vigilanza comunale, che si avvale, per gli aspetti sanitari, dell’Asp territorialmente competente.

A Messina se ne parla dal 2016

Per quanto riguarda Messina, nel mese di novembre del 2016, l’assessore Daniele Ialacqua, con delega al Benessere degli Animali, aveva trasmesso una nota al dirigente del Dipartimento ambiente e sanità e al direttore dello sportello dei diritti degli animali, per avviare le procedure per l’istituzione del cimitero per animali d’affezione a San Filippo Superiore. “Facendo riferimento al mio atto d’indirizzo politico dello scorso 2 novembre – aveva scritto tra l’altro – si richiede di avviare le procedure per la pubblicazione di un avviso di manifestazione d’interesse per la previsione di un cimitero per animali d’affezione, in prevalenza cani e gatti, nel terreno sequestrato alla criminalità organizzata ed ubicato in contrada Ladro a San Filippo Superiore. Si richiede di assumere il preventivo parere dell’Asp e del 2° Quartiere e delle associazioni animaliste o eventualmente di convocare specifica conferenza dei servizi per gli approfondimenti necessari”.

La linea pet

In attesa che il progetto si concretizzi, a provvedere a conservare dignitosamente la memoria degli animali scomparsi sono nella nostra città alcune agenzie di onoranze funebri che hanno giocoforza “allargato” il loro campo di azione puntando anche sulla cosiddetta “linea pet” e ricorrendo alla cremazione e alla conseguente restituzione delle ceneri in urne appositamente predisposte e più o meno costose.

O a Reggio o la cremazione

Ma, per chi desidera “conservare” il corpo dell’animale in una tomba, vi è anche la possibilità di trasporto al cimitero per animali più vicino, cioè quello di Reggio Calabria. Tornando alla cremazione, quindi per chi non intende attraversare lo Stretto, ne esistono due tipologie: singola o collettiva, con o senza restituzione delle ceneri. Viene anche offerta la possibilità di organizzare una cerimonia funebre vera e propria con l’allestimento della camera ardente. Ovviamente, è solo questione di budget.Qualche ditta specializzata, oltre alla cremazione, dopo la morte dell’animale, offre il servizio di ritiro diretto delle spoglie con un mezzo coibentato autorizzato dall’Asp e successivamente alla consegna delle ceneri, alla cancellazione del microchip e al disbrigo delle pratiche burocratiche.

Dal 2018 un centro privato

A Messina esiste un centro privato dotato di forno crematorio che, attivo dalla metà del 2018, esegue in media una trentina di “trattamenti” al mese. Un numero ancora molto basso, dovuto probabilmente ai costi che tale pratica comporta (si parte da 200 euro), ma probabilmente anche al fatto che non tutti i cittadini sono informati sull’esistenza di tale struttura.

Ciò significa che le nostre colline, in particolare i Monti Peloritani, rappresentano attualmente un autentico cimitero i cui fruitori continuano a rischiare salatissime multe, se colti in flagranza, in caso di sepolture abusive. Anche chi intende conservare le spoglie degli animali in terreni di proprietà privata, inoltre, è tenuto a dichiararne ai Servizi veterinari il luogo, onde evitare quel possibile inquinamento delle falde acquifere che costituisce una delle tante barriere burocratiche da superare per l’istituzione di un cimitero, pubblico o privato che sia, nella nostra città.

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