L'uomo da oggi ha un mitraclip nonostante le sue condizioni rendessero proibitiva l'operazione
E’ stato eseguito per la prima volta a Messina un delicatissimo intervento di impianto percutaneo di “mitraclip”, frutto della collaborazione tra l’Unità operativa complessa di Cardiochirurgia dell’Ospedale Papardo diretta dal professore Francesco Patané e la Uosd di cardiologia interventistica diretta dal professore Antonio Micari e Uoc di cardiologia diretta dal professore Gianluca Di Bella del Policlinico di Messina.
L’equipe multidisciplinare (composta dal professore Antonio Micari e dal dottor Giampiero Vizzari del Policlinico “G. Martino”; dal professore Francesco Patanè e dal dottor Fabrizio Ceresa della Uoc di Cardiochirugia del Papardo; dai dottori Pietro Iannello e Gianni Mobilia della Uoc di Cardiologia del Papardo diretta dal dottor Giovanni Consolo) ha sottoposto all’intervento di “mitraclip” un paziente di 65 anni con insufficienza mitralica severa in miocardiopatia dilatativa e gravissime commorbilità.
L’intervento di impianto percutaneo di “mitraclip” è un intervento di cardiologia interventistica di altissima specialità, che viene eseguito da una equipe integrata multidisciplinare composta da cardiologi interventisti ed ecocardiografisti e cardiochirurghi.
Attraverso l’accesso dalla vena femorale, passando per l’atrio destro, con una puntura “transettale” del setto interatriale si arriva all’atrio sinistro e quindi alla valvola mitrale; viene quindi apposta, con l’estrema precisione di una apparecchiatura dedicata, una (o più) clip sui lembi della valvola, il che riduce in maniera significativa la severa insufficienza mitralica migliorando notevolmente la prognosi del paziente.
Questa procedura viene ovviamente riservata a quei pazienti che presentano un rischio operatorio proibitivo per l’intervento chirurgico tradizionale.
La procedura è stata eseguita in anestesia generale nella sala ibrida del Papardo diretta dal dottore Giampiero Mastroeni sotto monitoraggio fluoroscopico ed in anestesia generale (anestesista dottor Silvio Tommasini). Il corretto posizionamento del dispositivo a livello dei lembi valvolari mitralici è stato guidato dall’esame ecocardiografico transesofageo tridimensionale (eseguito dalla dottoressa Maria Paola Trifirò e dalla professoressa Titti Zito).
Grazie alla convenzione, voluta dalla sensibilità dei direttori generali Mario Paino del Papardo e Giampiero Bonaccorsi del Policlinico universitario, già da alcuni mesi la città di Messina dispone di un’equipe integrata di cardiochirurgia e interventistica cardiovascolare con esperienza maturata presso centri nazionali e internazionali nell’esecuzione di interventi valvolari percutanei ad elevata complessità.