Messina. Movida senza regole: le denunce dei cittadini. Musolino: "Presto due ordinanze"

Messina. Movida senza regole: le denunce dei cittadini. Musolino: “Presto due ordinanze”

Marco Olivieri

Messina. Movida senza regole: le denunce dei cittadini. Musolino: “Presto due ordinanze”

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mercoledì 06 Luglio 2022 - 14:09

L'assessora comunale annuncia due nuovi provvedimenti con regole più severe per le attività balneari e nel Centro storico

MESSINA – Musica a volume altissimo di sera e di notte. Karaoke vicino alle abitazioni. Auto parcheggiate ovunque, bloccando quelle dei residenti. Sono tante le segnalazioni, in particolare per la zona di Sant’Agata ma non solo, che Tempostretto riceve da cittadini esasperati, in coincidenza con l’estate. La riviera nord della città, senza dimenticare però il centro storico, è quella più coinvolta dall’attività notturna, con lidi e locali. Risulta palese la violazione dell’ordinanza vigente del 22 dicembre 2018, secondo le denunce dei cittadini. Persone che si lamentano di non poter dormire di notte o di rinunciare, a causa delle emissioni sonore eccessive, a stare in balcone e in veranda.

Ma c’è una novità e la annuncia a Tempostretto l’assessora competente, Dafne Musolino: “Sono imminenti due nuove ordinanze con regole più severe: una per la disciplina della movida nel centro storico e una per la disciplina della movida per le attività balneari. Riteniamo così di trovare un equilibrio tra gli interessi contrapposti”.

“Due tavoli tecnici e poi due ordinanze con regole più stringenti”

Oltre alla disciplina prevista dalle ordinanze, i cittadini chiedono anche un maggiore intervento della polizia municipale per impedire parcheggi selvaggi e traffico notturno senza regole. Nel frattempo, annuncia l’assessora della giunta Basile: “Proprio ieri abbiamo predisposto un tavolo tecnico con le associazioni di categoria e abbiamo cominciato ad affrontare il problema dal centro, per poi replicare il tavolo per le attività balneari.A partire dall’ordinanza del centro storico, ci sarà una modifica di quella vigente. Prevediamo regole più stringenti sulle emissioni sonore all’esterno dei locali”.

“Dalla sospensione della Scia alla revoca della licenza nei casi di violazione delle regole”

“Siamo consapevoli – sottolinea l’avvocata Musolino – che dopo due anni di crisi c’è una ripresa delle attività e non vogliamo impedire l’attività produttiva. Il tavolo è stato condiviso con le associazioni di categoria. Riteniamo di aver trovato un sistema di regole che riuscirà a bilanciare le differenti esigenze, di chi lavora e di chi ha diritto a riposare. Ci sarà un sistema sanzionatorio molto più stringente. E che arriverà dalla sospensione della Scia (Segnalazione certificata di inizio attività, n.d.r.), al primo controllo, fino, ai casi estremi, alla revoca della licenza con chiusura del locale. Speriamo di non doverci arrivare ma siamo pronti a intervenire con mano ferma”.

“Più abusi nel centro storico e per le attività balneari serve un regolamento”

Continua l’assessora: “In questo periodo si sono registrati più abusi nella parte del centro storico. Per le attività balneari, è un problema più articolato da gestire perché la capacità delle attività di attivare dei sistemi fonoassorbenti spesso va incontro a limitazioni che derivano dai vincoli paesistici e della Sovrintendenza. Di conseguenza, si possono fare degli interventi ma vanno fatti di concerto con varie autorità. Questo rallenta la macchina ma non è un alibi. Interverremo per regolare sul piano normativo la questione per quest’estate”.

“Il proposito – annuncia Musolino – è quello di arrivare l’anno prossimo con un regolamento per le attività balneari che sia più specifico su questa disciplina. Allo stato attuale il Comune di Messina non ha un regolamento. Non aveva senso proporlo al precedente Consiglio comunale perché si sarebbe arenato con una serie di discussioni inutili. Adesso, con un Consiglio pronto a lavorare, lo appronteremo in tempo. Così le attività avranno un anno di tempo, un’intera stagione invernale, per dotarsi dei requisiti che chiederemo, con una struttura per ridurre le emissioni sonore. Nel frattempo, interverremo sulla disciplina specifica delle serate. Di concerto con le autorità preposte a questo tipo di vigilanza, dalla polizia municipale alla polizia di Stato e alla polizia amministrativa, con le quali si è creata una sinergia, faremo controlli mirati perché ci rendiamo conto che la situazione della riviera è di particolare sofferenza”.

“Il vero problema è l’aumento delle emissioni sonore”

Per l’assessora, “sì all’attività notturna lavorativa ma con regole e senza liberi tutti. Le norme di carattere generale sul disturbo alla quiete pubblica e il diritto al riposo valgono sempre. Più che un problema di orari, la vera questione è il rispetto del limite delle emissioni, dei decibel. Il problema è quando, pur nell’orario consentito, la musica eccede i volumi consentiti. Le regole dell’attuale ordinanza (del 22 dicembre 2018, n.d.r.) sono queste: nel centro, lunedì e mercoledì divieto di emissioni; martedì e giovedì entro mezzanotte; sabato entro l’una e domenica entro mezzanotte. Nel centro le regole, con il nostro provvedimento, rimarranno invariate. Nella riviera – spiega Dafne Musolino – gli orari sono più lunghi: fino alle tre di notte il sabato e la domenica. Ricordiamo che le strutture balneari sopperiscono alla carenza di discoteche nel territorio comunale e si è voluto limitare il fenomeno della migrazione dei giovani verso la provincia, con rischi notturni in autostrada”.

Di fatto, l’elemento di novità, con le nuove ordinanze, sarà una maggiore severità nelle sanzioni, oltre all’impegno a fare più controlli. Nel 2018 il Comitato del centro storico lamentava, in merito al provvedimento sulla movida, proprio l’assenza di sanzioni per i gestori dei locali che trasgredivano.

“Continue segnalazioni per il karaoke in un contesto urbanizzato”

“Il karaoke – rileva l’assessora – è un fenomeno a sé e spesso reca più disturbo rispetto al lido. Nella zona nord ci sono due esercizi che fanno karaoke e sono oggetto di continue richieste d’intervento da parte della cittadinanza. Quest’anno interverremo in modo specifico e più puntuale. Queste attività, in un contesto urbanizzato, non possono andare avanti”.

25 commenti

  1. Riunioni varie per emettere ordinanze! Ma ci sono già le leggi, il codice della strada, le normative sul volume della musica e sulle impostazioni delle casse acustiche. Quindi bisognerebbe soprattutto aumentare i controlli e fare accordi tra le varie forze dell’ordine.

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    1. CONDIVIDO il GIUSTISSIMO commento di Mario ……. è quindi INUTILE che emana ordinanze se poi non fa NULLA per farle RISPETTARE😡😖😤

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  2. Lollina russo 6 Luglio 2022 15:34

    Era ora: é allucinante quanto succede ogni giorno a S.Agata. Non ce la facciamo più. Vogliamo vivere la nostra vita nelle nostre case in tranquillità. In questa città metropolitana è possibile? Visto che da due anni combattiamo con i mulini a vento?

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  3. E un provvedimento da prendere immediatamente. A S.Agata siamo privi di riposare, di vedere la tv, di scambiare quattro chiacchere. Siamo ostaggi del karaoke di un locale e nel fine settimana di un altro locale. Ora basta.

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  4. Secondo me,i cittadini che si lamentano per il contesto del karaoke sicuramente non sono cittadini della riviera nord, bensì cittadini che provengono dal centro, che si affittano la casa nel periodo estivo. Come hanno sgretolato la tradizione dei pluricentenari falò di S. Giovanni, ora attaccano pure i locali, che con la loro musica cercano di attrarre turisti nel nostro borgo. In più, codesti cittadini hanno uno stipendio e cercano di non far lavorare chi per due anni non ha potuto lavorare causa covid e in più subisce il fatto che nelle stagioni invernali scompare il lavoro. Purtroppo chi è che prende lo stipendio fisso non tiene in considerazione che un titolare di locale, pur di pagare e mettersi in regola con tutto, fa enormi sacrifici e dà anche da lavorare ai giovani. Quindi non sono d’accordo a limitare e/o annullare le serate di karaoke nella zona nord, solo perché a qualcuno dà fastidio ogni divertimento nei villaggi, causando l’allontamento di turisti e altri villeggianti.

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    1. E qui casca l’asino…mi dispiace contraddirti,ma qua nessuno sta criticando nessuno, lo sappiamo che non si é lavorato più per questa pandemia del cavolo,nessuno vuole limitare nessuno,ma un po’ di educazione non guasterebbe,mettete più piano,anche perché ci sono anche gli anziani che ne hanno fin sopra ai capelli e giustamente cosa gli vuoi dire?è giusto che i giovani si divertano ma con moderazioni

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    2. Vede Salvatore i cittadini che si lamentano sono RESIDENTI sulla riviera, ci vivono regolarmente, nn sono vacanzieri. Peraltro tutto questo caos ALLONTANA il turista che dopo essere venuto una volta non torna più. Perché dovrebbe; spiagge sporche, strade puzzolenti( dalla madonnina angolo Annunziata sino al primo rifornimento c’è una puzza terribile da giorni) traffico impazzito, caos .
      Inoltre le ricordo che migliaia di persone che abitano sulla riviera LAVORANO, sia esso lavoro stipendiato o da libera professione la mattina devono ragionare. Ed inoltre loro pagano le tasse. Giusto x rinfrescarle la memoria, quando gli esercenti delle discoteche e dei locali notturni si lamentavano durante la pandemia per i pochi ‘ ristori’ , si scoprì che dichiaravano in media € 4600,00 l’anno!!!!!!! E questo, quei locali che lavorano tutto l’anno!!!!

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  5. Anche a Pace non solo a S.Agata con un locale che, fra musica alta e schiamazzi, per carità da ragazzini sicuramente (almeno spero che siano solo ragazzini),la notte non si può dormire,lavoriamo la mattina e abbiamo il diritto di riposarci la sera,e così mi dispiace ma non va proprio

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    1. Scusi la risposta, ma come lavora lei, non le sembra giusto che lavorino pure gli altri? D’altronde con il karaoke è fino a mezzanotte e nei giorni festivi fino all’una. C’è chi lavora di giorno, c’è chi lavora di sera.

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      1. Certo ci mancherebbe,ma cosa le costa abbassare un po’ la voce, la musica o quello che sia ma non ho capito veniamoci incontro tutti

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  6. …secondo me, l’assessore non sa di cosa parla !!!

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  7. Anche stasera nella zona di S.Agata, Karaoke, balli di gruppo, con musica
    assordante; concordo con quanto scritto nell’articolo in oggetto,in estate
    la zona nord diventa terra di nessuno.
    Karaoke a volume assordante, lidi che diventano discoteche superando
    i decibel previsti dalla legge, auto con impianti stereo che sfondano i
    timpani, auto parcheggiate in doppia fila; ma la cosa piu’ grave i fuochi
    d’artificio fatti esplodere accanto ad un rifornimento di benzina.
    Credo che nei mesi estivi le problematiche maggiori si evidenziano nella
    zona nord; da domani e’ necessario un intervento incisivo, da parte dei
    politici e delle forze dell’ordine per il quieto vivere e il rispetto delle regole civili.

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  8. Capisco tutte le lamentele. Tutte le riviere italiane, specie le riviere romagnole, liguri, toscane ed anche siciliane(non messinesi), fanno musica e si balla anche tutta la notte. I nostri ragazzi si recano a Catania ed altre località, per ballare tutta la notte. Un rischio. A S. Agata è stata già eliminata la pista di modellismo che ha ospitato i mondiali. In genere chi va a vivere in riviera, non cerca il silenzio, non è logico. D’estate soprattutto, imbarcazioni, bagnanti, lidi, locali di ogni tipo, traffico automobilistico, generano rumore. Messina non è diversa da altre città di mare. Il rumore è la vita naturale della riviera. Il silenzio, la tranquillità e da ricercare in case, meglio se isolate in collina. Con le attività della riviera ci campano tante, tantissime famiglie. Il mio principio è semplice: se non amo il rumore del mare, delle navi, dei passeggeri, non vado a vivere in prossimità del porto per poi pretendere di chiudere o ridurre l’attività, perché il rumore mi dà fastidio. La maggior parte de!le persone, ed io a S. Agata ho vissuto per anni, di sera, anche fino a tardi, passeggia o sta al balcone, la musica la ascolta, senza alcun fastidio.

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    1. Mi faccia capire bene Totonno. Lei mi sta dicendo che io che abito da più di 40 anni nella zona nord, e dunque da molto prima che nascessero questi lidi, mi devo vendere casa e trasferirmi in collina per consentire a qualche imprenditore di fare discoteca risparmiando i soldi necessari per l’installazione di tutti gli accorgimenti necessari al rispetto della legge sull’emissione di rumori nell’ambiente che trova la sua ratio nella tutela della salute pubblica? Ma si rende conto di quello che ha scritto?

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  9. In questa città c’è lo schifo più assoluto … e non c’entrano niente le forze dell’ordine presenti o meno, dove la gente è educata e civile non c’è bisogno dell’esercito!!!! se i primi a fare schifo sono proprio i messinesi….. quelli che sporcano, quelli che parcheggiano male, quelli con lo stereo a tutto volume, quelli che bloccano le auto, quelli che sporcano le spiagge etc etc … NON VENGONO DA FUORI !!!!
    più esco in questa città dal centro alla riviera e più mi vergogno … mi schifiu e m’incazzu !!!! ognuno si sente padrone, non c’è nessun rispetto per gli altri ma di che parliamo !!!
    messinesi vergognosi !!!

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    1. Non ci sono discoteche? Ma perché quella a Contemplazione come vogliamo chiamarla “ circolo ricreativo?” In genere i locali di queste dimensioni si portano fuori dai centri abitati!!! Comunque è vero, la riviera nord d’estate è terra di nessuno. Tutto è possibile!!!

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  10. Per non parlare di tutti gli idioti che scorazzano a tutte le ore, soprattutto in quelle notturne con le autovetture a tutto volume.

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  11. Io abito di fronte al Fico zona Sant’Agata e quando ho richiesto l’intervento del vigili mi è stato sempre risposto che c’è solo UNA PATTUGLIA che circola in tutta la città quindi le richieste di noi cittadini resteranno sempre inevase. Le macchine posteggiate senza criterio nella via 157/A impediscono il passaggio di autoambulanze e vigili del fuoco; più volte è stato denunciato il parcheggio selvaggio nessuno interviene!! Nessuno multa chi non rispetta le regole!! Fin quando non succederà qualcosa di grave che avrà risvolti penali non cambierà nulla!!

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  12. salvatore russo 7 Luglio 2022 09:30

    Sempre la solita storia ogni anno: i lidi, chi fa karaoke sembra che diano fastidio a tutti; gente che lavora due mesi l’anno messa in regola tarando le casse presso il comune che fa pagare la taratura a peso d’oro. Mettere regole va bene, mi dite, queste persone che vi lamentate mandando ogni sera i vigili che poi controllano essendo locali in regola e poi se ne vanno, perché nella riviera da Villafranca a Spadafora ogni sera c’è di tutto karaoke, musica e nessuno si lamenta? Migliaia di persone si spostano in questi luoghi; Messina una città morta senza nessuna prospettiva di lavoro. Si lamentano per la musica ma sono mai stati questi signori in riviera romagnola? E’ come se a Rimini, Riccione, Cesenatico la sera chiudessero i locali. Messina città anomala in tutto. Le regole ci sono in tutti i campi basta farle rispettare. Assessore Musolino si informi prima di prendere provvedimenti.

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  13. Il problema rimarranno sempre le infrastrutture. Adesso non voglio giustificare gli atteggiamenti dei cittadini messinesi perché non c’è nulla da difendere purtroppo, pero i cittadini vanno educati con nuove soluzioni, le sanzioni sì, sono necessarie perché sennò ognuno farebbe quello che vuole (cosa che già succede), ma non sono sufficienti. Bisognerebbe investire questi soldi delle sanzioni nella creazione di appositi parcheggi per ovviare ai problemi legati alle macchine in doppia fila o che impediscono eventuali passaggi. BISOGNA INVESTIRE! Anche il problema della musica nella litoranea, è un “problema” che non si risolve facendo staccare la musica all’ una di notte… perché voi mettereste vostro figlio in macchina all’una di notte senza che abbia modo di riprendersi? Ovviamente bere e guidare sono due cose che non vanno d’accordo , però solo in questa città si sentono queste cose. BISOGNA INVESTIRE NEL TERRITORIO! E poi ci facciamo chiamare Città METROPOLITANA, ma METROPOLITANA DI COSA? Siamo una città arretrata purtroppo e non andremo mai avanti con questa mentalità.

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  14. Ciò a cui si assiste nelle stagioni estive, lungo la riviera lato nord, non è solo movida; in alcuni locali, quello che dovrebbe essere inteso come relax, si trasforma in volgare fracasso se non addirittura in barbarie, vedi il ferimento di quella povera ragazza avvenuto anni fa, a colpi di pistola. Punto

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  15. Anche io abito a San’Agata ,come ogni estate noi residenti subiamo le angherie musicali dei chioschi e dei lidi.Sono d’accordo che queste realtà lavorative devono andare avanti ,ma devono rispettare le regole di civiltà e del quieto vivere.La musica ed il KARAOKE (in particolare) devono rispettare i limiti dei decibel previsti dalla legge, senza recare pregiudizio e disturbo ai cittadini.

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  16. Via lago grande-Ganzirri.
    Ogni santa notte autoveicoli a volume elevatissimo ed a velocità eccessiva sfrecciano lungo tutto il centro abitato!

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  17. A metà luglio l”assessore parla di programmare dei tavoli tecnici e da giugno la gente che abita in riviera o sulla panoramica e che l”indomani deve alzarsi alle sette di mattina per andare a lavorare, così come i bambini o anche chi sta male, non riesce ad addormentarsi prima delle due o peggio delle tre di notte perché i lidi si sono trasformati in discoteche a cielo aperto in sfregio alle leggi nazionali. Telefonare alla polizia municipale è inutile perché da sei anni rispondono sempre che non hanno le volanti disponibili e inoltre non hanno gli strumenti per misurare le emissioni sonore. Benvenuti nella terra di nessuno dove prevale l”arroganza e l”inciviltà. Assessore di che cosa vuole discutere ai tavoli tecnici? Degli orari in cui in ciascun giorno della settimana abbiamo diritto a riposare e di quelli in cui invece dobbiamo stare svegli? Faccia il suo dovere e metta la polizia municipale (deputata per legge ai controlli) in condizioni di potere misurare le emissioni sonore e pretenda dalla stessa controlli e sanzioni in caso di violazione della legge.

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  18. Caro assessore ci risparmi i tavoli tecnici. La legge stabilisce cosa si può fare e cosa non si può fare e quello che avviene nella zona nord ogni estate non si può fare. Punto!

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