Messina, nella retata anti droga anche il terzo uomo del duplice omicidio di Camaro

Messina, nella retata anti droga anche il terzo uomo del duplice omicidio di Camaro

Alessandra Serio

Messina, nella retata anti droga anche il terzo uomo del duplice omicidio di Camaro

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venerdì 16 Febbraio 2024 - 09:30

Bartolo Mussillo ai domiciliari dopo le intercettazioni della Polizia. Il suo ruolo nel gruppo Coppolino

MESSINA – C’è anche Bartolo Mussillo tra i 26 arrestati nel blitz anti droga della Polizia scattato il giorno di San Valentino a Messina. La giudice Simona Finocchiaro ha concesso i domiciliari al 26enne, difeso dall’avvocato Giuseppe Bonavita, e lo ha convocato per l’interrogatorio di garanzia.

L’omicidio di Camaro

Il giovane è coinvolto nel duplice omicidio di Camaro del 2 gennaio 2022. Il ragazzo è stato immortalato dalle telecamere di sorveglianza mentre, dopo la sparatoria costata la vita a Giovanni Portogallo, attendeva in motorino Giuseppe Cannavò, che ha accompagnato al vicino ospedale Piemonte. Anche Cannavò è morto, qualche giorno dopo, per le gravi ferite di pistola. Mussillo è stato condannato a 2 anni per favoreggiamento. Qualche settimana fa ha deposto al processo a Claudio Costantino, il killer di Camaro, ed ha ricostruito alcune fasi della sparatoria, raccontando delle fasi precedenti e successive a quei minuti di “far west” in via Eduardo Morabito.

Mussillo tra i pusher di Fondo Fucile

Il “terzo uomo” era stato intercettato nell’estate del 2021 a casa di Andrea Coppolino a Fondo Fucile. Il 26enne voleva mettere su il business dello spaccio rifornendosi dai Coppolino, spiegano gli inquirenti sulla base delle conversazioni che le cimici hanno “rubato” a casa Coppolino. Mussillo viene infatti intercettato a proporre ai fratelli di acquistare la droga da loro, nel caso gli concedano un prezzo di favore che consenta anche a lui di guadagnare.

Bocche cucite davanti al giudice

Intanto ieri sono cominciati gli interrogatori di garanzia di tutti gli arrestati, a partire dalle 13 persone andate in carcere. Oggi invece la giudice Simona Finocchiaro andrà al confronto con gli altri 13 ai quali ha concesso i domiciliari. I primi faccia a faccia sono durati davvero poco. Tutti gli arrestati “all’appello” hanno infatti scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere, facendo scena muta. Erano accompagnati dai difensori, gli avvocati Salvatore Silvestro, Gianmarco Silvestro, Pietro Venuti e Filippo Alessi.

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