Cerimonia il 21 marzo, giorno del quinto anniversario della scomparsa del giornalista Mino Licordari, e giorno in cui si giocherà il derby a Messina
Mino Licordari per la città di Messina è stato un simbolo e un volto conosciutissimo visto che è stato l’anchorman di tante trasmissioni televisive locali. Per ricordarlo, esattamente a 5 anni dalla scomparsa, una targa commemorativa presso la Sala Stampa dello Stadio Franco Scoglio.
Uno dei luoghi simbolo in cui ha raccontato una delle pagine sportive più belle della nostra città, il Messina in Serie A. La cerimonia del 21 marzo, oltre a ricorrere nel giorno della scomparsa, vedrà anche sfidarsi le due società di calcio di Messina, l’Acr e l’Fc.
La cerimonia avrà luogo un’ora prima della partita, alle 13:30,e ne prenderanno parte gli Assessori allo Sport Francesco Gallo e alla Cultura Enzo Caruso, i Presidenti dell’ACR Messina e del FC Messina, i figli di Mino, Manuela, Maurizio e Francesca Licordari ed Anthony Greco, donatore della targa. Per motivi di sicurezza legati all’emergenza Covid, non è prevista la presenza di pubblico, ma l’iniziativa sarà trasmessa in diretta tv, internet e Facebook.
Il ricordo dell’avvocato e giornalista Mino Licordari
Scomparso all’età di 73 anni, stroncato da un infarto, di Mino ricordiamo la sua duplice attività professionale. Laureato in giurisprudenza e iscritto all’albo degli avvocati e iscritto anche all’ordine dei giornalisti pubblicisti.
Contribuì alla fondazione della RTP e fu il primo volto ad apparire sulla tv locale messinese quando iniziarono le trasmissioni. Nel corso degli anni ha lavorato in tante altre emittenti, è stato un pioniere e un simbolo come detto del calcio messinese nei suoi anni d’oro.
Ha condotto e visto crescere tanti giornalisti, ma il suo punto di forza restava il coinvolgimento della gente. Nelle sue trasmissioni le persone semplici erano invogliate a chiamare ed intervenire. Una pratica diffusa nei primi tempi delle trasmissioni televisive, e lui in questo riusciva benissimo.
Anthony Greco: “Dopo 5 anni, 4 Assessori e 2 Sindaci ce l’ho fatta”
Anthony Greco è stato sponsor di Licordari per tanti anni nelle sue trasmissioni e ha imparato dall’amico Mino come fare televisione. Lo aveva promesso nel giorno del funerale e in questi anni si è speso in prima per ottenere questo risultato. “Tutti negli anni si dicevano d’accordo ma nessuno l’ha realizzata – ricorda Greco – dopo 5 anni, 4 assessori e 2 sindaci alla fine ci siamo riusciti”. La donazione della targa commemorativa rappresenta la volontà dell’intera città, non soltanto dei suoi amici e dei colleghi giornalisti.
Nello stesso giorno del quinto anniversario della scomparsa si giocherà il derby tra Acr e Fc. A questo proposito, dice Greco, conoscendo Mino Licordari in merito a questa situazione avrebbe detto: «“Due squadre entrambe giallorosse e figlie della stessa Madonnina, giusto l’agonismo in campo, ma fuori dal campo ricordatevi che siete figli della stessa città”. Nel suo spirito avrebbe insistito per far stringere la mano ai due presidenti. Questo avrebbe voluto Mino».
I figli di Mino: “È un bellissimo messaggio di affetto della città per nostro padre”
“Come famiglia siamo orgogliosi e onorati che si sia arrivati alla conclusione di questo iter. Era iniziato quasi subito con la scomparsa di nostro padre. Siamo convinti – fanno sapere Maurizio, Manuela e Maria Francesca – che sia un bellissimo messaggio di affetto nei confronti di nostro padre. Tanta gente ci ricorda e racconta il valore che nostro padre ha avuto per la città”.
“Simbolicamente questa cosa accade in un giorno particolarissimo. Il 21 marzo è l’anniversario della morte e per un gioco del destino capita esattamente dopo 5 anni. Per un altro gioco del destino capita il giorno in cui si sfidano Acr e Fc, derby tra le due squadre della città. Speriamo possa rappresentare una rinascita del calcio in città, nella speranza che si possa tornare a competere di nuovo ad alti livelli”. Sulla rivalità tra le società il figlio Maurizio, che in passato ha seguito le vicende calcistiche, ha aggiunto confermando quanto detto da Greco: “Sicuramente mio padre non avrebbe apprezzato gli eccessi di rivalità da parte delle tifoserie”.