Per il Tribunale non ci sono i presupposti. La richiesta della Procura in base alla legislazione anti terrorismo
MESSINA – Non avrà la sorveglianza speciale Claudio Risitano. Ha deciso così il Tribunale di Messina, rigettando la richiesta avanzata dalla Procura di Messina nei confronti dell’attivista anarchico messinese e di un’altra persona, indagati per terrorismo. Secondo la Procura i due sarebbero “operativi” in una rete di anarchici informali e per questo era stata avanzata la richiesta di sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per due anni. Ma per il Tribunale non ci sono i presupposti.
I giudici hanno quindi accolto la difesa dell’avvocato Carmelo Picciotto, che aveva escluso da subito comportamenti e contatti legati ad azioni terroristiche dei due messinesi. Soltanto attivismo politico, di stampo anarchico, secondo il legale. Alla base della richiesta della Procura una serie di episodi, alcuni recenti come quello legato alle contestazioni al comizio di Enrico Letta a Messina, passando per la solidarietà manifestata ad un messinese presunto complice dell’attacco anarchico alla caserma dei Carabinieri di San Giovanni a Roma nel 2020.
Tante le dimostrazioni di solidarietà nei confronti di Claudio Risitano.