I motivi dei ritardi. Lavori in corso su 9 degli 11 tronchi
Lavori consegnati il 3 dicembre 2018 con fine prevista l’11 marzo 2020. Quel termine è ormai trascorso e, per avere pronta la nuova via don Blasco, ci vorrà ancora almeno un anno, salvo imprevisti.
Entro il 2021 è la data indicata dall’ing. Antonio Rizzo, che è progettista e direttore dei lavori, nel corso della seduta odierna della prima commissione consiliare. La percentuale di avanzamento lavori è del 41 %.
I motivi dei ritardi sono invece stati ricordati dall’assessore ai lavori pubblici, Salvatore Mondello: “l’attesa di autorizzazione della Regione per l’accesso ai torrenti; il ritrovamento di un ordigno bellico; il piano di bonifica dell’alveo del torrente Zaera; l’emergenza Covid”.
I 3800 metri totali della futura arteria sono stati divisi in 11 tronchi, di cui 9 già in lavorazione e in fase di ultimazione, come quello di via Giuseppe Franza che sarà a breve consegnato, mentre rimangono ancora inattivi i 2 restanti tronchi in cui risultano compresi il sottopasso di via Santa Cecilia, il ponte Portalegni, la via Industriale e l’attraversamento tram Atm.
E i 9 tronchi potrebbero essere conclusi già a marzo, i problemi sono per gli altri due. “Un grande lavoro in sinergia con altre aziende – ha detto il presidente di commissione, Libero Gioveni – si sta ponendo in essere per spostare tutti gli attraversamenti in corrispondenza del sottopasso di via Santa Cecilia, soprattutto con Tim ed Enel, e con la collaborazione di Rfi”. Prima Ferrovie dovrà rinforzare il ponte ferroviario, poi si dovrà scavare quattro metri e mezzo per consentire il transito nel sottopasso anche ai tir e infine si dovranno sostituire i nove binari.
Servirà una variante da 2 milioni, invece, per l’ultimo troncone, quello relativo all’ultimo tratto del cavalcavia a valle di via Tommaso Cannizzaro e in connessione con la via don Blasco, che sarà abbattuto e ricostruito perché in condizioni non buone, indicativamente in quattro mesi. Il progetto è pronto, i soldi sono quelli delle economie di ribasso della gara.