Perché la transazione vada in porto, però, è necessario che il Consiglio comunale riconosca un debito fuori bilancio da 5.8 milioni
A gennaio la transazione con Enel, ora quella con Hera. Amam avrà un fardello pesante per i prossimi anni ma, in questo modo, non pagherà più l’energia a un prezzo maggiorato del 30 % ma anzi mediante il lotto Consip (Concessionaria Servizi Informativi Pubblici) con risparmio del 35% rispetto al passato e una spesa annua diminuita da 12 a 8 milioni.
Amam dovrà pagare un milione e mezzo all’anno a Enel per i prossimi otto anni e un totale di 18 milioni a Hera per i prossimi tre anni. Questo perché Enel ha concesso una transazione più dilazionata del tempo, anche con un taglio del debito, mentre Hera ha concesso al massimo una rateizzazione in tre anni con interessi bloccati.
Anzi, addirittura, a luglio Hera aveva pignorato i conti correnti Amam, prima della sospensione di agosto e l’annullamento di ottobre da parte del giudice perché il blocco non consentiva di far fronte a creditori e fornitori, oltre a creare un danno ambientale e sociale. L’annullamento del pignoramento, però, non significava certo annullamento del debito, ecco allora che era necessario definirlo.
In realtà l’accordo non è completo perché Hera chiede “modalità di trasferimento somme che Amam non può accettare – dice il sindaco Cateno De Luca – e quindi per questa parte del credito si attenderà la sentenza”.
Per pagare questi debiti, però, è necessario recuperare i crediti. Uno dei più grossi, 5.8 milioni di euro, con il Comune di Messina. Perché la transazione vada in porto, quindi, è necessario che il Consiglio comunale riconosca questo debito fuori bilancio.
AGGIORNAMENTO DEL 10 DICEMBRE
Il Consiglio comunale ha votato la delibera di riconoscimento dei debiti fuori bilancio nei confronti di Amam per un importo di 5 milioni 847mila euro relativo a bollette dal 1999 al 2013.
Ecco quali lavori del Masterplan potranno partire immediatamente – annuncia il sindaco Cateno De Luca: “1) Messa in sicurezza Acquedotto Fiumefreddo per 3.3 mln di euro; 2) Realizzazione Serbatoio Montesanto per 3.2 mln di euro; 3) Ricerca Idrica per 4.5 mln di euro; 4) Revamping depuratore di Mili per 3.3 mln di euro”.