Il sindaco punta il dito contro la mala gestio politico amministrativa che ha caratterizzato le dinamiche degli ultimi 20 anni di Palazzo Zanca
Messina – Oltre 17 mila cause contro il Comune di Messina rischiano di affossare l’ente e portarlo al dissesto finanziario.
Nella giornata d ieri, l’amministrazione di Palazzo Zanca ha proceduto ad una ricognizione di tutto il contenzioso promosso negli ultimi venti anni e sono venuti furi numeri allarmanti, tali da far scoraggiare persino un ottimista come il sindaco Cateno De Luca .
“Non nascondo la tentazione di mandare in dissesto l’Ente per impedire a certi approfittatori di arricchirsi sulle spalle della comunità”, dichiara il primo cittadino
“ Ormai certe lobby dalle cause facili e massive – continua – hanno consolidato il risultato con sentenze esecutive che in questi anni sono state lasciate nei cassetti, senza procedere alla relativa trattazione in consiglio comunale ed al pagamento con abbattimento o rateizzazione del relativo debito”.
Il valore dei contenziosi ammonta a 300 milioni di euro di debiti certi ed esigibili, che il Comune dovrà necessariamente coprire per evitare il default.
“Stiamo tentando di non mollare la presa – afferma ancora De Luca – per evitare la dichiarazione di dissesto finanziario. Però, certi atteggiamenti e certe pretese sono un vero e proprio attentato al futuro della nostra comunità”.
“Il valore di questi contenziosi – conclude il sindaco- e rappresenta la mala gestio politico amministrativa che ha caratterizzato le dinamiche degli ultimi 20 anni di Palazzo Zanca”.