L'omaggio delle Guardie reali alla statua della sovrana che tanto fece per la città, dopo il terremoto del 1908
Anche lo scorso 24 giugno la delegazione messinese dell’Istituto nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon ha ricordato la figura della regina Elena di Savoia, nel 63esimo anniversario del posizionamento della statua che la ricorda, con un omaggio floreale.
In un largo Seggiola gremito di guardie d’onore, di autorità e di semplici cittadini, si è svolta la cerimonia alla presenza i Labari delle Delegazioni di Messina e di Reggio Calabria. Presenti tra le autorità religiose e civili, il vescovo ausiliare Monsignor Cesare Di Pietro, l’assessore alla cultura Vincenzo Caruso, il consigliere comunale Giuseppe Schepis, la consigliera nazionale del Nastro Azzurro Maria Eleonora Salvo, la preside dell’Istituto Nautica Caio Duilio, Daniela Pistorino.
Il delegato Giuseppe Mento nel discorso introduttivo ha voluto dapprima ringraziare tutti gli intervenuti, poi ha ricordato lo scrittore Giovannino Guareschi che difese l’idea della realizzazione di un monumento a Messina della Regina Elena, infatti l’autore di “Don Camillo e Peppone”, sulla rivista “Candido” da lui diretta, il 29 maggio 1960 difese l’iniziativa messinese scrivendo: “È giusto che la Regina Elena sia tornata laggiù a portare, come conforto ai siciliani travolti dalle macerie di questo terremoto morale, il ricordo della sua bontà, della sua umiltà e della sua immensa onestà”.
Successivamente ha preso la parola l’assessore Caruso che ha voluto ringraziare la delegazione
perché la citta di Messina ha bisogno di recuperare la sua storia soprattutto per le giovani
generazioni invitando la delegazione a farsi promotrice di eventi all’interno delle scuole facendo
conoscere il personaggio della Regina Elena e la sua opera meritoria in favore degli orfani.