Messina. Orchestra del Teatro, "Fondi Fus occasione unica per scongiurare la crisi, il Comune che fa?"

Messina. Orchestra del Teatro, “Fondi Fus occasione unica per scongiurare la crisi, il Comune che fa?”

Redazione

Messina. Orchestra del Teatro, “Fondi Fus occasione unica per scongiurare la crisi, il Comune che fa?”

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venerdì 28 Gennaio 2022 - 10:58

Nota urgente al sindaco De Luca e all'assessore Caruso dei consiglieri democratici

MESSINA – “A pochi giorni dalla scadenza dei termini di presentazione delle istanze da parte degli Enti locali interessati, chiediamo all’Amministrazione comunale se abbia attivato le procedure necessarie a poter sostenere le attività musicali dell’orchestra sinfonica del Teatro Vittorio Emanuele”.

“UN’OCCASIONE SINORA PRECLUSA”

I consiglieri del gruppo Pd hanno inviato questa mattina una nota urgente al sindaco Cateno De Luca e all’assessore alla Cultura Enzo Caruso in merito alla possibilità di “far accedere eccezionalmente per il triennio 2022-2024 anche le istituzioni musicali e orchestrali al riparto dei fondi Fus” offerta dal decreto ministeriale del 25 ottobre scorso. “Occasione – dicono i democratici – finora preclusa”. Il documento è stato firmato dai consiglieri Gaetano Gennaro, Felice Calabrò, Alessandroe Antonella Russo. “La possibilità di accedere a un triennio di contributi del Ministero della Cultura – spiegano – consentirebbe all’orchestra di essere inserita in un percorso di rafforzamento e crescita che dovrebbe portarla a una graduale stabilizzazione nel corso dei futuri anni. E’ il Comune di Messina, secondo il decreto fortemente voluto dal ministro del Pd, Franceschini, che deve attivarsi in tempi strettissimi per chiedere l’accesso al riparto dei fondi Fus”.

“MESSINA HA I REQUISITI PER OTTENERE I FONDI, ECCO PERCHE”

La modifica introdotta nell’ottobre scorso interviene in sostegno economico delle istituzioni musicali presenti nei Comuni in cui insistono Conservatori musicali riconosciuti dal Miur. A queste istituzioni musicali che svolgano almeno 5 mesi di attività musicale durante l’anno e facciano almeno 25 concerti dal vivo sempre nello stesso lasso di tempo il Ministero riconosce un contributo straordinario per il mantenimento e la sostenibilità di lungo periodo per un triennio, consentendo in tal modo non soltanto il contrasto alla precarizzazione dei lavoratori orchestrali che da anni attendono concrete possibilità di stabilizzazione delle proprie posizioni lavorative ma anche l’inserimento, grazie alle importanti risorse ministeriali, di nuovi elementi provenienti dal locale Conservatorio.

“IL SENSO DELLA NORMA”

L’ottica della norma, che è stata fortemente richiesta e voluta dal Partito democratico, è quella di rafforzare le orchestre musicali medie e minori del nostro territorio, dando loro forza e sostegno economico necessari a programmare in un arco di tempo lungo una progettualità basata sull’inserimento di nuovi talenti musicali o sulla stabilizzazione di quanti vi lavorano appesi da troppi anni ad un precariato indegno per la loro qualifica e per il mondo della cultura.

“IL TEATRO DELLA CITTA’ DA ANNI IN UNA SITUAZIONE ID PRECARIETA’

“Anche il Teatro Vittorio Emanuele di Messina – chiosano i democratici – vive da decenni una situazione di gravissima precarietà, nel limbo costante di promesse elettorali e dei masanielli di turno che ne hanno cavalcato strumentalmente la rabbia e la rassegnazione per biechi interessi di fazione ma senza condurre a buon fine una soluzione per i lavoratori. La nuova norma, pertanto, consentirebbe di poter chiedere anche per il Teatro Vittorio Emanuele il contributo straordinario triennale del Ministero, rafforzando il proprio organico, dando serenità ai maestri d’orchestra e consentendo di poter programmare sul lungo periodo attività di rilancio musicale e artistico che darebbero maggiore forza all’istituzione culturale”.

Il Teatro Vittorio Emanuele, infatti, possiede i requisiti di accesso alle nuove previsioni normative, in quanto “istituzione concertistico-orchestrale” la cui costituzione è promossa in via prioritaria dal Comune sede di Conservatorio di musica. “Tale status – rimarcano i consiglieri democratici – consente, in fase eccezionale, di far rientrare tra le possibilità di ottenere i contributi del Fus anche il nostro ente culturale, pur non essendo tra quelli elencati dalla legge del 1985. Un’occasione irripetibile, dovuta alla necessità di far ripartire e con maggiori forze anche economiche le forze della cultura del nostro Paese, a seguito del lungo periodo di pandemia che ha duramente colpito il settore. E’ sulla base di queste considerazioni – concludono i consiglieri -che chiediamo pubblicamente all’Amministrazione De Luca, innanzitutto se sia a conoscenza della esistenza di questa possibilità e, soprattutto, se abbia intenzione di aderirvi”.

Un commento

  1. L’UNICA orchestra che gli interessa è la SUA 😡.. QUESTA del TEATRO non è MUSICA per le sue 👂👂

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