Reggono le cinque condanne per i medici coinvolti nell'inchiesta della Guardia di Finanza di Messina. Il verdetto però è ridimensionato. L'inchiesta scoppiò nel 2009 e aveva al centro le attività della Progetto Udito.
A nove anni dall'operazione, la corte d'Appello ha definito il secondo grado del processo Otolandia: al centro una maxi truffa da oltre sessanta milioni di euro ai danni dell'Ausl 5 di Messina, realizzata attraverso le protesi acustiche.
Cinque le condanne decise: per tutti loro sono state dichiarate prescrizioni e assoluzioni parziali, e il verdetto è stato ridimensionato rispetto al processo di primo grado. Ecco la sentenza per i medici: 2 anni per Antonino Chiovè, 3 anni ed un mese per Francesco Avvantaggiato ed Eduardo Maugeri, 3 anni e 4 mesi per Roberto Formento, 3 anni per Achille Salvini. Sanzione pecunaria di 300 quote, del valore di 258 euro l'una, per la società Progetto Udito.
Hanno difeso gli avvocati Alberto Gullino, Massimo Rizzo, Giovanni Gulino, Massimo Marchese, Nino Favazzo, Filippo Mangiapane, Franco La Valle e Franco Rosso.
L'inchiesta “Otolandia” fu condotta dalla Guardia di Finanza. Secondo l’accusa l’Ausl 5 e lo studio di otorinolaringoiatria del professor Antonio Tanzariello avrebbero subito una truffa di 64 mila euro da una rete di studi medici e di protesi, ruotanti intorno alla Progetto Udito. sarebbero stati i promotori. Almeno 50 i casi accertati dalle Fiamme Gialle. In udienza preliminare i principali protagonisti hanno patteggiato la pena, mentre in primo grado diversi medici sono stati scagionati