Un progetto ambizioso che ricalca quanto già fatto al nord. Bimbi da 0 a 3 anni possono essere accolti da mamme per la creazione di micro asili casalinghi. Domani via alle domande
MESSINA – “Nidi” gestiti da mamme che, in tutta la città, potranno ospitare fino a 5 bambini nelle proprie case. Si chiama “Nido Famiglia – Mamme di giorno” il progetto presentato dall’Assessore alle politiche sociali Alessandra Calafiore e da Valeria Asquini, presidente di Messina Social City. “Un progetto sperimentale per il Welfare cittadino”, lo ha definito proprio Valeria Asquini, spiegando ai presenti in cosa consisterà. Le mamme, o chi ha esperienza nel settore sociopedagogico, potrà presentare richiesta a Messina Social City per partecipare al progetto. In sintesi, darà la propria disponibilità per “creare” a casa propria un piccolo nido, per un massimo di 5 bambini da ospitare. Le donne partecipanti saranno selezionate in base a determinati requisiti, che riguardano tanto la persona quanto l’ambiente in cui bisognerà ospitare i piccoli. Saranno massimo 80, per un totale di 400 bambini in ogni parte della città. Il Comune fornirà alle donne un voucher da 250 euro per ogni bambino “gestito”, fino a un massimo di 1.250 euro mensili.
Valeria Asquini: “Opportunità per le donne e i bambini”
“Messina Social City tiene a questo progetto – spiega la presidente – che si inserisce in una politica di spinta per il welfare e i servizi educativi. Lo abbiamo visto attraverso l’asilo di Palazzo Zanca o l’asilo in Villa di quest’estate. Questo vuole essere un modo per ampliare i posti, perché parliamo di 400 bambini, ma anche un’opportunità per le donne che non sono inserite all’interno del mondo lavorativo per farlo. 80 mamme potranno aprire il nido in famiglia mettendo a disposizione la propria abitazione. Almeno 4 metri quadri per ogni bambino e massimo 5 ospiti. La mamma ci porterà poi i voucher assegnati per ogni bambino, di 250 euro ciascuno, per un massimo di 1.250 euro al mese”.
Calafiore: “Progetto per arricchire il territorio”
“Questo è un progetto sui lavoriamo tanto – ha dichiarato l’assessore Calafiore – e serve ad ampliare l’offerta dei servizi nella fascia da 0 a 3 anni sul territorio. Parliamo di un progetto molto diffuso al nord e che sta avendo successo. Siamo sicuri dell’efficacia che possa avere anche sul nostro territorio che si sviluppa in lunghezza. Offriremo l’opportunità alle mamme o alle donne con esperienza specifica nel settore di accogliere dei minori e gestirli per qualche ora al giorno. Sono dei micro asili da istituire nei condomini o nei villaggi, un’offerta per tutto il territorio comunale. Abbiamo tantissime progettazione e finanziamenti che riguardano questi aspetti per arricchire ancora il territorio. Così possiamo anche aiutare quelle mamme che non riescono a lavorare perché si occupano del proprio figlio, svolgendo un lavoro importantissimo e in grado di dare un riscontro dal punto di vista economico”.
La mamma di Cateno creerà un micro asilo casalingo per accogliere suo figlio a Fiumedinisi.
Ovviamente tutto rivolto solo alle donne. Non è possibile ad alcun uomo/papà partecipare a questa iniziativa. Si crea lavoro femminile, ma sempre e soltanto nell’ambito casalingo e della cura.
Ennesimo esempio di quanto le politiche sociali del sindaco De Luca e della sua squadra siano poco attente alla parità di genere.
Ottima iniziativa