Messina. Pd, polemiche e sospetti dopo il voto europeo. Leanza respinge le accuse INTERVISTA

Messina. Pd, polemiche e sospetti dopo il voto europeo. Leanza respinge le accuse INTERVISTA

Carmelo Caspanello

Messina. Pd, polemiche e sospetti dopo il voto europeo. Leanza respinge le accuse INTERVISTA

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mercoledì 12 Giugno 2024 - 15:36

In città il palermitano Lupo ha battuto Timbro in 35 sezioni. Il deputato dem: "Non vedo lo scandalo". C'è già chi respira aria di congresso regionale. Convocata la segreteria

Calogero Leanza
ASCOLTA L’INTERVISTA AL DEPUTATO REGIONALE PD CALOGERO LEANZA
caspanello
di Carmelo Caspanello


MESSINA – All’indomani del voto europeo nel Pd non mancano polemiche e sospetti. A livello regionale, come a Messina, dove il palermitano Giuseppe Lupo, l’unico a rappresentare i dem a Bruxelles, ha vinto in 35 sezioni, anche con distacchi importanti rispetto alla candidata locale Maria Flavia Timbro. L’indice è stato puntato verso il deputato regionale Calogero Leanza. È l’inizio della resa dei conti alla vigilia della riapertura dei lavori per il Congresso provinciale? C’è già chi respira aria di Congresso anche a livello regionale. Il leader Anthony Barbagallo ha intanto convocato per domani, giovedì, la segreteria siciliana.
Onorevole Leanza, il Pd ha guadagnato due punti rispetto alle regionali e alle politiche, tuttavia non mancano le polemiche. A Messina e a livello regionale…
“È questo il nostro problema. Il problema è che, anche quando vinciamo, facciamo polemica. Bisognerebbe imparare, io per primo, a festeggiare i successi e a non guardare sempre il lato negativo, anche quando questo lato negativo non c’è o è minimo. Le polemiche e le discussioni sono sterili e inutili. In questa fase bisogna godersi il risultato ottenuto, frutto del lavoro di chi, sul territorio, ogni giorno si impegna e cerca di dare un’alternativa e un progetto politico credibile ai cittadini”.

Polemiche ma anche sospetti. Si parla tanto delle 35 sezioni a Messina in cui ha vinto il palermitano Giuseppe Lupo. Ed è stato tirato in ballo il suo nome.
“E perché dovrebbe essere un problema? Ci saranno altre sezioni in cui sarà avanti il senatore Nicita, il deputato uscente Pietro Bartolo, altre sezioni in cui, come è giusto, sia avanti Maria Flavia Timbro. Quindi che facciamo? In 35 sezioni Lupo non poteva arrivare primo? La democrazia consente di esercitare il voto liberamente, mi sembra assurdo discutere sulle sezioni in cui Lupo è arrivato primo rispetto alla nostra candidata locale, l’onorevole Timbro. Non vedo quale sia lo scandalo”.

Onorevole, secondo lei questi sospetti potrebbero essere l’inizio di una resa dei conti interna in salsa messinese?
“Le ripeto, se c’è chi vuole farlo, sbaglia. Non capisco perché utilizzare un dato elettorale positivo per fare del male a qualcuno. Dobbiamo fare del bene, non del male. Io non sono d’accordo con chi parla di resa dei conti o valutazioni di tipo trascendentale o di chissà quale genere. Abbiamo fatto un bel risultato. Peppino Lupo è stato eletto. Tanti auguri a Peppino Lupo. La nostra candidata locale ha fatto un bellissimo risultato, l’onorevole Timbro. Sono contento e non ci resta che utilizzare questo punto di partenza per decidere il futuro del Pd, non per fare un’epurazione o il processo dell’inquisizione a chissà chi o a chissà cosa. Non è questo il mio modo di fare politica. Io sono per costruire, mai per distruggere”.

A Messina come riparte il percorso verso il congresso?
“Io non sono d’accordo ad utilizzare il voto delle europee per fare rese dei conti all’interno del partito, a tutti i livelli. Non lo sono nemmeno per quanto riguarda la questione messinese. La questione messinese deve partire col Congresso, subito, e bisogna organizzarsi prendendo atto del risultato delle europee, ma guardando avanti, a quello che può essere il bene della provincia di Messina, alla ricostruzione del partito. Di fatto c’è, perché ci sono Comuni, senza voler fare nomi, in cui il Partito democratico non era neanche presente. Ora, invece, è il primo partito, il secondo e ottiene un numero di voti che va oltre il 30%. Saranno comuni piccoli, marginali, ma hanno sempre il diritto di essere rappresentati. Passando al dato regionale, a mio avviso il Pd ha fatto un buon risultato. Il dato nazionale è ovviamente entusiasmante e questo ci consente di guardare al futuro con speranza e di programmare un futuro con più serenità. Quando si raggiunge un risultato del genere, il merito non è mai solo di una persona, ma è frutto di un lavoro di squadra. Questa squadra ha determinato un risultato che, in tutta la Sicilia, ci consente di poter dire la nostra nelle occasioni future. Ci saranno probabilmente le elezioni provinciali, le regionali e anche le elezioni per la città di Messina”.

Onorevole, c’è aria di congresso a livello regionale? C’è chi parla già del dopo Barbagallo?
“Voglio essere molto chiaro. L’ho detto prima tra le righe. Secondo me è sbagliato trasformare l’esito europeo in una valutazione di più ampio respiro che non tenga conto degli equilibri del partito e delle valutazioni politiche che devono essere fatte all’interno degli organi di partito. Ho visto sui giornali un’acredine esagerata da tutte le parti. Ritengo che sia invece opportuno discuterne all’interno degli organi di partito. So che sarà convocata la segreteria regionale, so che sarà convocata la direzione e spero di poter dire la mia anche in queste sedi, per ribadire che l’obiettivo è quello di non distruggere quanto si è costruito, ma di costruire ancora meglio e in modo più incisivo e pregnante sul territorio. Dopo Barbagallo, prima di Barbagallo, non credo che si debba parlare come se una fase si sia chiusa, perché questa fase non si è chiusa. La fase si chiuderà quando noi arriveremo a vincere”.

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2 commenti

  1. Giuseppe Cacciola 12 Giugno 2024 16:02

    L’onorevole Leanza ha ragione da vendere, basta con queste cavolate messinesi, sempre dietrologie ,scuse buone solo per i salottieri che spuntano sentenze. Scendete tra la gente , sporcatevi le mani,dialogate e cercate di capire i loro bisogni e i loro sogni di migliorare la loro vita.

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  2. Non so perché, ma all’improvviso mi è tornato in mente Nanni Moretti a piazza Navona la sera del 2 febbraio 2002: “Mi dispiace dirlo, ma con questi dirigenti non vinceremo mai!!

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