Il progetto nazionale WiFi Italia continua ad aver problemi in tutto il Paese. Le antenne funzionano, ma l'app del governo no
Ha collaborato Giuseppe Fontana
MESSINA – C’è un problema di wifi pubblico a Messina? La risposta è, di fatto, sì. In oltre 30 punti del centro città, dal Duomo a Piazza Unione Europea, passando per alcune aree di via Garibaldi e le zone maggiormente frequentate di Messina, almeno sulla carta è possibile accedere alla linea internet gratuita pubblica. Teoricamente, grazie all’app WiFi Italia e al progetto appoggiato dal Comune di Messina, portato avanti a livello nazionale dal ministero, si garantisce l’accesso alla rete wifi. In realtà, però, non è così, e non per colpa del Comune stesso.
La denuncia di Messina in Progresso
Il gruppo politico di studenti universitari Messina In Progresso nasce quest’anno, subito dopo le elezioni amministrative. Con orientamento politico di sinistra, si pone obiettivi di interesse generale, senza escludere argomenti di singole categorie; sviluppa progetti volti a sensibilizzare i giovani alla politica, sotto tutte le sue sfaccettature, ed il loro operato è concentrato sul territorio, con lo scopo di contribuire a sviluppare una coscienza critica e realistica del contesto in cui viviamo.
Attivi nel panorama politico messinese, avevano già affrontato lo strano caso del Wi-Fi durante la campagna elettorale dell’ex candidato al Consiglio comunale – uno tra i più giovani – Vincenzo Signoriello, e al fine di verificare eventuali miglioramenti, hanno sottoposto nuovamente a verifica la ricezione del segnale, riscontrando però nuovamente il suo insuccesso.
In cosa consiste il servizio di Wi-Fi pubblico presente nella nostra città?
A spiegarlo sono due componenti di Messina in progresso, Vincenzo ed Emanuele: “Messina, come tanti altri comuni d’Italia si appoggia al progetto Wi-Fi Italia promosso dal ministero dello Sviluppo economico nel 2019. È necessario premettere che questo piano è stato preceduto dall’iniziativa della Commissione Europea WiFi4EU del 2018, che ha promosso il libero accesso alla connettività Wi-Fi per i cittadini negli spazi pubblici in tutti i Comuni Europei: parchi, piazze, edifici pubblici, biblioteche, centri sanitari e musei, offrendo ai Comuni la possibilità di richiedere un buono per un valore di 15 000 euro che avrebbe dovuto essere utilizzato per installare apparecchiature Wi-Fi negli spazi pubblici all’interno dei Comuni che non sono già dotati di uno hotspot Wi-Fi gratuito”.
“Al contempo – proseguono – agli inizi del 2019, il ministero dello Sviluppo economico ha varato il progetto WiFi Italia anch’esso con l’obiettivo di permettere a tutti i cittadini di connettersi, gratuitamente e in modo semplice tramite l’App dedicata, a una rete wifi libera e diffusa su tutto il territorio nazionale. I lavori di sviluppo della rete sono stati affidati a Infratel Italia il 23 gennaio 2019 e sono realizzati da TIM: per i piccoli Comuni nell’ambito della convenzione Consip LAN, per i Comuni oltre i 2000 abitanti per aggiudicazione di gara. Quindi, da marzo 2020, il progetto è stato esteso alle strutture sanitarie ed ospedaliere dove si prevede di installare 5000 hot spot gratuiti”.
Come funziona sul nostro territorio?
“Alla fine dello scorso anno anche il Comune di Messina ha aderito al progetto e ha annunciato il completamento delle installazioni degli impianti previsti per erogare connettività in alcune piazze cittadine. Lo stesso Comune ha comunicato che l’accesso alla rete sarebbe stato automatico, senza bisogno di autenticarsi nuovamente dopo la prima registrazione e le zone già coperte dal servizio erano le seguenti: Piazza Unione Europea; Piazza della Repubblica (stazione centrale); Passeggiata a Mare (zona fiera); Via Garibaldi (zona palazzo Inps); Anfiteatro e Sale Palacultura/Biblioteca; Viale San Martino (Zona Sede Tributi Isolato88); Imbarcadero Reggio Calabria/Villa S. Giovanni/ Eolie; Piazza Duomo; Passeggiata a Mare (prefettura/circolo canottieri disponibile a breve); Villa Dante (Lato dipartimento Cimiteri); Ganzirri Lago Grande; Villa Mazzini; Galleria Vittorio Emanuele. A distanza di circa sei mesi dall’installazione, abbiamo notato che il servizio non era stato comunicato adeguatamente alla cittadinanza, e che in uno dei punti principali in cui abbiamo verificato, a piazza Unità d’Italia, l’accesso alla rete era impossibile”.
Registrazione complicata e problemi di certificati
I ragazzi continuano: “In particolare, la ricerca della rete rimanda a complicati passaggi e procedure: scaricare l’app wifi.italia.it con i propri dati di rete; procedere alla registrazione, con la successiva comparsa della mappa delle reti esistenti in città; terminato questo passaggio, viene constatato il mancato funzionamento della rete da selezionare ed il sistema invita ad avvicinarsi al ripetitore nonostante ci si trovi a brevissima distanza da esso; si legge l’invito a scaricare il certificato di navigazione; ad andare alle impostazioni del WIFI, a creare una nuova rete, a prodigarsi in varie fasi di autenticazione per poi ritrovarsi con un certificato di navigazione non validato. In un primo momento, quando abbiamo esposto il problema agli uffici preposti ci avevano negato la realtà dei fatti. A distanza di qualche mese abbiamo nuovamente chiesto informazioni e questa volta ci hanno dato conferma”.
Perché lo volete porre all’attenzione delle istituzioni?
“Siamo perfettamente consapevoli che questa non sia una delle principali problematiche della nostra città, ma è sicuramente uno di quei piccoli fattori che contribuiscono ad una migliore vivibilità della comunità. È sconfortante da un certo punto di vista constatare l’ennesimo malfunzionamento di un servizio che al contrario è una risorsa da considerare “naturale” nel 21esimo secolo. Se Messina si pone l’obiettivo di essere una città cardine, all’altezza dei vari ranking, è ridicolo non risolvere un problema di bassa difficoltà. Nel rivolgerci alle istituzioni auspichiamo a creare una rete di comunicazione diretta con il Ministero, il quale sicuramente è il maggiore responsabile del disservizio. Pensiamo ai turisti che settimanalmente visitano il nostro territorio e si interfacciano già con realtà commerciali che raramente offrono la rete gratuita, quindi quella pubblica sarebbe un vantaggio; pensiamo ai pendolari che vorrebbero approfittare di un hotspot libero nei momenti di attesa. Se è una questione ‘da poco’ perché non risolverla subito al posto di aggiungerla nel cantiere dei progetti incompiuti?”
Dal Comune rispondono: “Problema dell’app Wifi Italia”
La vicenda ci è stata spiegata sia dall’assessore di competenza, Francesco Caminiti, sia dal funzionario Antonio Caridi, del dipartimento dei Servizi Informativi (ex CED) del Comune di Messina. Quest’ultimo racconta di come siano già arrivate un gran numero di segnalazioni e che per questo il Comune si è rapportato direttamente con i gestori del servizio (che, lo ricordiamo, è nazionale). Delle 31 antenne disponibili sul territorio cittadino, solo 4 sono attualmente non in funzione, non per problemi tecnici ma per mancata alimentazione (come nel caso di quella posta sopra l’acquario, il cui edificio sarà ristrutturato completamente nel corso dei prossimi mesi). Il problema reale è la stessa app, con l’azienda che ha comunicato di dover provvedere a lanciare un aggiornamento, o addirittura una nuova, per risolvere un problema relativo proprio ai certificati di navigazione. Non dipende, quindi, dal Comune: ma per il WiFi pubblico bisognerà attendere il governo.
Benissimo, come al solito la colpa è degli altri.