Il segretario cittadino del Partito Democratico sulla chiusura della sede di Torre Faro: "Gli utenti, in buona parte anziani, hanno difficoltà ad accedere a servizi alternativi"
MESSINA – Il gap infrastrutturale e dei servizi tra Nord e Sud è a tutti noto. Il nostro Paese ha potuto beneficiare di enormi risorse sul Pnrr proprio per colmare questo divario; è inconcepibile quindi secondo il Partito Democratico messinese che lo Stato e le aziende pubbliche arretrino, in termini di presenza sul territorio, servizi essenziali e investimenti.
Nella città di Messina in particolare “assistiamo alle ripetute chiusure e disservizi di Poste Italiane” afferma il segretario cittadino del Pd Franco De Domenico che stigmatizza la chiusura dell’ufficio delle poste a Torre Faro da inizio ottobre.
Chiuse le Poste di Torre Faro
“Perdono il pelo – dice De Domenico, riferendosi a Poste Italiane – ma non il vizio di lasciare interi villaggi periferici senza una sede. Ricordiamo che spesso le Poste costituiscono l’unico presidio di servizi finanziari in questi luoghi.
Lo scorso anno – prosegue il segretario cittadino del Pd – dopo tante riunioni, avevamo contribuito a sventare la chiusura di tre uffici periferici, due a Sud, Santo Stefano e Mili San Marco e uno a Nord, Pace. Ad oggi la questione si ripropone per l’ufficio di Torre Faro, inspiegabilmente ed improvvisamente chiuso dall’inizio di ottobre”.
De Domenico: “Ancora non comunicate le ragioni della chiusura”
“Ancora non sono state comunicate le ragioni della chiusura – dice De Domenico – che magari Poste Italiane avranno la bontà di spiegarci”. Ipotizza che la chiusura può essere stata disposta per locali inagibili, scadenza contratto, mancato accordo o altro ancora. Ma su una cosa è sicuro: “tali ragioni scaturiscono dall’approssimazione, improvvisazione e trascuratezza con cui viene gestito il sistema-Poste a Messina”.
“Intorno all’ufficio postale di Torre Faro – conclude – gravitano migliaia di utenti, in buona parte anziani, con difficoltà ad accedere a servizi alternativi. In queste condizioni chiudere l’ufficio senza aver pronta una soluzione sostitutiva costituisce una follia”.
Secondo il segretario cittadino del PD De Domenico è inconcepibile che lo stato e le aziende pubbliche arretrino, in termini di presenze sul territorio, servizi essenziali e investimenti………..ma il Pd è al governo nazionale o all’opposizione ? Te la potevi risparmiare questa osservazione.
Sono anni che il partito di questo signore è al governo. Perché non lo chiede ai suoi compagni di partito che stanno seduti comodamente nelle poltrone fregandosene dei disagi che nascono da queste chiusure selvagge.I clienti di Poste Italiane che sono anziani lavoratori,che hanno lavorato una vita e magari hanno risparmi nell’ufficio postale vicino nel loro paese,pagano il bollettino e quant’altro,sanno benissimo dei disagi a cui vanno incontro.Ma caro segretario del PD di Messina non siete voi i difensori delle persone deboli, dei lavoratori degli anziani? Boh!!!!!!!!
Ma, in realtà, di cosa vogliamo dibattere! Fino ad oggi i signori Politici messinesi, in sinergia con i vari Sindacalisti di turno, non hanno fatto altro che “affossare” le potenzialità lavorative e di sviluppo economico”, tutelando solo i loro meschini interessi clientelari e personali. Per queste indegne motivazioni, Messina va verso iun inevitabile DISASTRO socio-economino e finanziario.
Ganzirri, Torre faro, sperone, serri e mortelle, comune autonomo!!! L’unica soluzione!
Oltre alle usanze, alla cultura ed alle tradizioni, persino il nostro dialetto è diverso da quello dei messinesi… basta, basta e basta continuare a far parte di quel carrozzone che è messina.