I saluti istituzionali dell’Aula alla struttura commissariale insediatasi a Palazzo Zanca lo scorso mercoledì
MESSINA – Primo Consiglio comunale alla presenza del commissario straordinario del Comune di Messina, Leonardo Santoro. La seduta si è aperta con un minuto di silenzio in segno di solidarietà all’Ucraina. Ha aperto i lavori il presidente Claudio Cardile che ha dato il benveuto alla struttura commissariale. Assenti alla seduta i consiglieri D’Angelo, Bramanti, Russo e Bonfiglio. “L’auspicio – ha dichiarato Santoro – è di condurre questa città in un’attività di gestione ordinaria amministrativa che faccia tornare l’attività del Consiglio in piena sinergia”.
Il sub commissario Vinci ha invece descritto il Consiglio comunale come un “luogo di casa essendo intervenuta qui più volte nel mio ruolo di sovrintendente”. “Da parte nostra – ha aggiunto – ci sarà l’impegno massimo per svolgere il tutto con rapporti sereni e affinché si possa avere la possibilità di discutere tutti gli atti e affrontare tutte le problematiche”.
Poi il via agli interventi dei vari gruppi, a partire da quello del capogruppo del Pd Gaetano Gennaro: “Veniamo fuori da un momento buio. Mai negli anni passati si era avuto un contrasto così forte tra il Consiglio e l’Amministrazione. Non per scelta di questo Consesso, che ha sempre avuto uno spirito collaborativo. Il Pd in maniera particolare ha cercato sin dal primo giorno di avere un profilo di responsabilità istituzionale. Abbiamo tentato di dialogare, non abbiamo fatto mancare il nostro apporto nei momenti di necessità”.
Cristina Cannistrà, capogruppo del M5s: “Gli interventi che sto ascoltando sono musica per le nostre orecchie, fin qui non siamo stati abituati a sentir parlare di confronto. C’è la necessità che questo Consiglio inserisca l’amministratore unico delle partecipate. Auspichiamo un controllo attento sull’erogazione dei servizi da parte delle partecipate”.
Giandomenico La Fauci, capogruppo Ora Messina: “Il tempo delle chiacchiere urlate è finalmente finito. Per tanto tempo abbiamo subito insulti dalla vecchia amministrazione. Offriamo tutto il nostro appoggio perché la città di Messina vada in acque serene. C’è la nostra disponibilità a 360° affinché questo accada”.
Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia: “L’auspicio e la certezza è che torni il dialogo istituzionale. Mi verrebbe da dire “lunga vita al commissario”. Ricordo che abbiamo il Bilancio di previsione da approvare in tempi celeri, per esempio per avere le risorse per la manutenzione delle strade in vista del Giro d’Italia”.
Giovanni Scavello, in nome del gruppo della Lega: “L’auspicio è che l’inizio di questa gestione consenta alla città di tornare alla normalità. Troppe fibrillazioni abbiamo dovuto registrare in questi anni, servite solo a chi le ha indotte e non certo alla città”.
Sebastiano Tamà, in rappresentanza del gruppo di Forza Italia: “Auguri di cuore a questa struttura commissariale. Ogni volta che Messina è stata commissariale è stata una ferita per la città. Bisogna trovare insieme il modo di uscire dal guado”.
Nello Pergolizzi, capogruppo misto: “Condivido il tenore degli interventi del commissario e della dottoressa Vinci. Valutiamo positivamente quanto si è detto ma valuteremo anche gli atti e non solo le parole. Questa non è una nave alla deriva. Lo è diventata perché il Consiglio comunale negli ultimi mesi è diventato sordo nei confronti dell’Amministrazione comunale”.
Pietro La Tona capogruppo Sicilia Futura: “Buon lavoro alla struttura commissariale. Conosco il loro valore professionale. Non voglio avventurarmi in nessuna delle discussioni, né rispondere a Pergolizzi anche se ci sarebbe molto da dire. In questi mesi non si potrà pensare a grandi risultati amministrativi. In questi tre anni e mezzo è mancata la forma. Siamo pronti a dimostrare alla città che i risultati si possano ottenere anche con una forma diversa da quella alimentata del nostro sindaco, un pessimo esempio per i nostri giovani. La democrazia sta nel metodo”.
Massimo Rizzo, gruppo LiberaMe: “Il mio stato d’animo vive un sentimento di contrapposizione. Il primo è che purtroppo Messina è costretta a vivere un periodo di gestione commissariale. Un momento triste che doveva essere evitato. Un sindaco deve essere un leader della comunità e come leader deve mirare al dialogo, deve smussare gli angoli e trovare i punti in comune. Sono ovvii gli auguri che facciamo all’ufficio commissariale e siamo grati per questa ritrovata serenità d’animo. Certamente oggi si chiude un periodo buio e si avvia un ulteriore percorso. Dobbiamo capire come agire adesso su Bilancio e Piano di riequilibrio”.
Giovanbattista Caruso, gruppo Bramanti sindaco: “Voglio ricordare che la città grazie a questa Aula ha raggiunto tanti risultati. Improvvisamente non è stata più ritenuta utile. Mi auguro che questo commissariamento sia breve”.
Riguardo l’osservazione di Rizzo su come procedere su Bilancio e Piano di riequilibrio, il commissario Santoro ha replicato che: “Non potrò dare indicazioni sulle priorità delle delibere che dovranno essere affrontare dal Consiglio comunale. Certo è che in questo momento la criticità è legata all’assenza di un Previsionale approvato. Analoga situazione non vi è presso l’ex Provincia. Questo, brutalmente, rappresenta la possibilità del Giro d’Italia di svolgersi regolarmente in tutti i Comuni della Provincia mettendo in sicurezza le strade provinciali con vari interventi. Di contro, ciò non è possibile in questo momento nella città di Messina”.
Dopo il saluto dell’organismo commissariale e gli interventi dei capigruppo, il Consiglio comunale è proseguito con l’esame dei successi punti posti all’Ordine del giorno: le modifiche agli statuti e l’introduzione dell’amministratori unica per l’Azienda trasporti Messina Spa, l’Amam Spa, la Messina Servizi bene comune Spa.
Il grido di dolore …la bla bla…