L'assessore alla cultura attacca le amministrazioni precedenti per l'abbandono. L'obiettivo è di affidare il forte
Il personale dell’Ufficio Manutenzione ha ricollocato la cancellata del fossato e rinforzato la chiusura del portone di ingresso, recentemente manomesso, mentre una squadra di Messina Servizi ha curato la decespugliazione della piazza d’Armi e del terreno circostante, fino alle piazzole delle batterie dei cannoni poste sul fronte a mare.
“In meno di due giorni – dice l’assessore alla cultura, Enzo Caruso – abbiamo ridato decoro a Forte Ogliastri, che per circa otto anni era stato lasciato andare in malora. Sono indignato con chi, da amministratore, non ha saputo tutelare il risultato di uno dei restauri meglio eseguiti negli ultimi vent’anni su uno dei forti dello Stretto”.
Il forte era stato restaurato nel 2002, amministrazione Buzzanca, con progetto dell’Ufficio Programmi Complessi e coi fondi del piano Urban, 1 milione e 200mila euro, di cui 689mila euro per il forte e 510mila euro per il recupero ambientale del parco e la realizzazione dell’area giochi.
L’obiettivo è quello di affidare il forte per garantire sorveglianza e fruibilità, com’è stato nei primi anni, quando era gestito da un incubatore composto da Quartiere, Conservatorio Corelli, Parrocchia di San Matteo e scuole Marconi, Antonello e Basile, accogliendo eventi culturali, musicali e teatrali.
Questa è la Messina che vogli….amo!