Una lunga serie di colpi, sventati solo in due casi: quando i ladri si sono trovati davanti due donne
Messina – E’ arrivata la sentenza per i tre componenti della “banda” accusati di una lunga serie di furti messi a segno in città nel 2024. La giudice Claudia Misale ha deciso 3 condanne alla fine del processo in abbreviato ma, dopo aver ascoltato i difensori, gli avvocati Alessandro Trovato, Cinzia Panebianco e Salvatore Silvestro, ha emesso verdetti con pene, in alcuni casi, notevolmente più basse rispetto a quelle sollecitate dall’Accusa. Ecco la decisione: 6 anni e 8 mesi a Gianluca Demarco (l’Accusa ne aveva chiesti 13) , 3 anni e 4 mesi per Placido Arena (3 anni e mezzo la richiesta), 4 anni e 4 mesi per Davide Barbuscia (contro gli 8 anni della richiesta)
Le accuse contro la “banda”
I tre sono accusati di aver messo in piedi una vera e propria organizzazione per compiere rapine e furti ai danni di abitazioni e aziende, ricettazione dei veicoli rubati adoperati per i colpi, in alcuni casi di aver minacciato con pistole e coltelli le proprie vittime per impedirne la reazione.
Ristoranti, pizzerie, panifici e tabacchi del centro cittadino ma anche caselli autostradali, le vittime nel mirino della “banda”. La Squadra Mobile, guidata dal dirigente Vittorio La Torre, ha individuato i quattro dopo mesi di indagini e grazie anche alla confessione di uno di loro, arrestato a Patti per un altro crimine.
Una lunga serie di furti e rapine
Il primo furto risale all’aprile 2024 ai danni di un’azienda di Tremestieri, dove in tre hanno portato via 20 mila euro in attrezzi da lavoro dopo aver forzato la porta di ingresso. Tra il 19 e il 20 luglio sono stati rapinati una pizzeria, un ristorante, un tabacchino e un panificio. I ladri per il colpo hanno usato un motorino e uno scooter, rubati rispettivamente sotto casa del proprietario e all’interno del parcheggio del Policlinico.
I colpi falliti per la reazione di due donne
A fine mese è andata loro male quando hanno provato a rapinare una gioielleria e un casello dell’autostrada. In entrambi i casi malgrado fossero armati si sono trovati davanti due donne che hanno reagito, mettendoli in fuga prima che avessero il tempo di portarsi via il bottino.
Il furto di Ferragosto e l’arresto
Secondo gli investigatori un altro avrebbe portato via 1500 euro da un bar di viale Europa, la notte di Ferragosto, adoperando un motorino rubato lo stesso giorno. A novembre la Polizia aveva arrestato Barbuscia e Settimo, che hanno diversi precedenti alle spalle.
