Giovedì 16 e venerdì 17 novembre. È stata la prima deputata messinese, esponente storica del Pci e poi Pds e Pd. Schlein: "A lei dobbiamo la legge contro la violenza sessuale"
MESSINA – Nel ricordo di Angela Bottari, morta ieri sera. La camera ardente sarà allestita dalle 15 alle 20 di giovedì 16 novembre e dalle 9 alle 13 di venerdì 17, nella sala del Consiglio comunale di Messina. La cerimonia funebre è in programma invece nell’atrio di palazzo Zanca, alle ore 11, sempre venerdì.
In queste ore sono in tanti a ricordare il suo impegno politico e la sua passione. Esponente di spicco del Pci, poi Pds, Ds e Partito democratico, è stata la prima donna deputata. Tre mandati parlamentari – dal 1979 al 1987 – e 122 progetti di legge presentati. In particolare, è stata la prima relatrice della legge 442 che nel 1981 ha portato all’abrogazione del delitto d’onore e del matrimonio riparatore. Un filo comune, nelle sue battaglie politiche, è stata l’attenzione ai diritti delle donne e alla parità di genere.
All’Assemblea regionale siciliana è stato osservato un minuto di silenzio, su richiesta del deputato regionale Calogero Leanza. E a rievocarne la personalità è anche il Movimento Cinquestelle. “Ha rappresentato un esempio e un punto di riferimento per diverse generazioni di messinesi e non solo. Con lei se ne va una delle parlamentari e protagoniste più influenti della rivoluzione sociale italiana. La ricorderemo sempre con grande stima e affetto”: così in una nota la senatrice Barbara Floridia, la deputata Angela Raffa, il parlamentare regionale Antonio De Luca e le coordinatrici provinciali Cristina Cannistrà e Vera Giorgianni.
Schlein: “Sua la scelta rivoluzionaria del reato di violenza sessuale come delitto contro la persona”
Ha sottolineato Elly Schlein, segretaria del Pd: “Angela Bottari resterà nella storia di questo Paese e nei cuori di tutte le persone che l’hanno conosciuta anche perché è a lei che dobbiamo la prima proposta di legge contro la violenza sessuale: era il 1977 e sua fu la scelta rivoluzionaria di includere il reato di violenza sessuale nel titolo che punisce i delitti contro la persona e non contro la morale” (fonte Ansa).
Nel flusso continuo di messaggi sui social, spicca la sintesi dell’avvocato Nicola Bozzo, che fu segretario dei Ds a Messina nel biennio 1999-2001 e componente della direzione nazionale: “Bella ciao”. Come dire, ci sarà tempo per riflettere sulla sua levatura e sulla sua figura; ora prevalga il silenzio e la commozione.
Da parte sua, così la ricorda Pietro Folena, dirigente e politico della sinistra italiana: “Angela se ne è andata. Chissà dove. Con la sua risata, con la sua voce, con la sua tempra. Angela, angelo femminista, e comunista libertaria, è stata una coraggiosa combattente contro ogni sopruso e prepotenza, a partire da quelli maschili”.
A sua volta, ecco le parole dell’ex deputata di Articolo Uno, ora nel Pd, Maria Flavia Timbro: “Molte di noi ragazze hanno iniziato a fare politica non con lei, ma per lei. Per provare, in parte, a seguire il suo solco, la sua traccia. Quando ha scoperto la malattia mi ha detto “voglio trascorrere il tempo che mi resta senza essere depressa”, io le ho risposto che “depressa” e “Angela Bottari” erano parole che non sarebbero mai potute stare dentro la stessa frase. Ora non ci sei più, Angela, ma noi restiamo qui. Continuiamo a camminare dietro di te”.
Cara Maria Flavia Timbro tu continuerai a camminare dietro Angela, ma con quali valori? Con quali principi? Non ci sono più a Messina persone come Angela Bottari, purtroppo! Con la scomparsa del grande PCI che forgiava dirigenti e militanti di grande spessore politico e intellettuale non c’è più nulla! Né si intravede nulla all’orizzonte! Hanno frantumato un patrimonio politico culturale di enorme spessore e lo hanno sostituito con il niente! Mi duole scrivere queste cose ma è la realtà. Mi unisco al cordoglio di quanti l’hanno conosciuta e apprezzata. Ciao Angela grande combattente per i diritti delle donne e dei lavoratori. Che la terra ti sia lieve.
Ciao Angela, che enorme dispiacere.