Messina. Ricorso al Tar sull'elezione del presidente del Consiglio Pergolizzi

Messina. Ricorso al Tar sull’elezione del presidente del Consiglio Pergolizzi

Redazione

Messina. Ricorso al Tar sull’elezione del presidente del Consiglio Pergolizzi

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lunedì 26 Giugno 2023 - 12:05

17 consiglieri si sono rivolti al Tribunale amministrativo evidenziando l'illegittimità della deliberazione

MESSINA – Sarà il Tribunale Amministrativo Regionale di Catania a dover sciogliere la riserva di 17 consiglieri comunali sulla Presidenza del consiglio comunale di Messina. È stato infatti depositato il  ricorso amministrativo avverso la delibera del 29 maggio 2023 con la quale è stato proclamato eletto presidente del Civico consesso il consigliere Nello Pergolizzi che aveva ottenuto 15 voti su 32 votanti.

Dopo la votazione da cui è scaturito un aspro dibattito in aula in merito alla validità delle elezione di Pergolizzi che – pur avendo ottenuto il maggior numero di voti in numero di 15 a fronte dei 14 di Croce – non aveva superato l’asticella del quorum della maggioranza di 17 voti su 32 votanti prevista dalla legge e dallo Statuto comunale.  La seduta si è conclusa con la proclamazione del Pergolizzi, avendo il segretario comunale Rossana Carrubba applicato una circolare regionale che dava valenza al numero di voti e non al quorum richiesto dalla statuto.

Ma i 17 consiglieri, che costituiscono la maggioranza assoluta e che non hanno votato Pergolizzi, non ci stanno e si sono rivolti al Tar evidenziando l’illegittimità della deliberazione. Nel ricorso si evidenzia che la votazione del 29 maggio non può essere inoltre considerata una prima votazione, perché il plenum del Consiglio era stato ricostituito a seguito delle dimissioni dei consiglieri De Luca e De Leo, e quindi non aveva la stessa composizione di quel consesso che aveva votato una prima volta il 2 maggio.

I motivi del ricorso

Ulteriormente i 17 consiglieri, tutti difesi dall’avvocato Ciro Gallo, hanno evidenziato che, quand’anche la elezione di Pergolizzi fosse considerata come seconda votazione, alla stessa si doveva applicare la previsione statutaria che fissa il quorum nella maggioranza dei votanti (17 voti) e non la circolare regionale, applicabile eventualmente solo per la prima adunanza consiliare susseguente alle elezioni.

Questa prospettazione, secondo il legale, è già stata affrontata ed indicata in una precedente pronuncia dello stesso Tar Catania su un caso identico relativo all’elezione del presidente del Consiglio comunale di Piazza Armerina. Sarà quindi il Tar, in via di urgenza, a mettere la parola fine alla vicenda ed a valutare la richiesta dei 17 consiglieri che, conferendo un unico mandato hanno già dato un segnale politico forte.

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Un commento

  1. Ecco l’unica cosa che riesce meglio alla stragrande maggioranza dei tra virgolette politici messinesi, azzannarsi tra di loro, e invece niente di costruttivo per la città, e poi si chiedono perché ormai quasi nessuno va a votare.

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