Domande entro il 18 marzo, l'obiettivo è di iniziare i lavori entro fine anno
È in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il bando per l’appalto congiunto della progettazione esecutiva e dell’esecuzione dei lavori per la riqualificazione della sede tranviaria, delle aree commerciali limitrofe e opere ripristino e manutenzione della linea.
Domande entro il 18 marzo
La scadenza per la presentazione dell’offerte è prevista per il prossimo 18 marzo e l’inizio dei lavori potrà avvenire entro fine anno. L’appalto, con importo a base d’asta di 26 milioni 252mila euro, oltre alle ulteriori somme previste nel quadro di spesa, fa capo a due diverse linee di finanziamento messe a sistema per realizzare due progettazioni definitive tra di loro sinergiche e complementari al fine di massimizzare i benefici dell’intervento, il Patto per lo Sviluppo di Messina (il cosiddetto Masterplan) ed i fondi della Cura del Ferro.
Gli interventi principali
Tra gli interventi principali previsti: la riduzione a binario unico nella cortina del porto e in via Catania, che aveva suscitato la reazione della Uil, e la modifica del percorso a piazza della Repubblica, con passaggio da via I Primo Settembre direttamente a via La Farina. Tutti d’accordo, invece, su quest’ultimo intervento perché non ridurrà l’infrastruttura e permetterà di ampliare la piazza (nella foto sottostante).
Ma cosa cavolo combinate!
La linea tranviaria va spostata,la cortina del porto si deve liberare,si devono togliere tutte le barriere architettoniche,e gli edifici vanno restaurati ed abbelliti in stile palazzata.Chi se ne frega del tram,tanto tra vent’anni si parlerà di toglierlo.Spostatelo sulla via Garibaldi,quella è strada che in origine si doveva utilizzare.
Propongo ai progettisti di evitare di includere aree a verde. I Giardini e le aiuole sono per le città che hanno un servizio giardinaggio degno di questo nome. Messina non lo possiede più da tanti decenni.
Eviterei anche il legno, i materiali deteriorabili e le fontane. Messina merita solo il cemento.
Era meglio quando stavamo peggio: che vadano via, hanno distrutto la città più bella dello stretto
Il binario unico è una pessima idea