La Suprema Corte cassa la condanna e accoglie la tesi dell'avv. Polto: "Messa alla prova non andava revocata"
Messina – E’ “sconto di pena” in Cassazione per due messinesi accusati di aver rubato una Smart e, per uno di loro, di averla ricettata. La Suprema Corte ha infatti accolto le ragioni dei difensori, gli avvocati Alfonso Polto e Giuseppe Bonavita, e annullato la sentenza.
Il furto della Smart
Il fatto risale al marzo 2021 e i due, un 35enne della zona nord litoranea e un 23enne dei quartieri di centro nord, erano stati fermati subito dopo aver forzato e portato via una Smart parcheggiata in strada. Il 35enne era anche accusato di aver ricettato dei pezzi di ricambio, trovati in casa sua dalle forze dell’Ordine durante la perquisizione e il fermo.
La sentenza
In primo grado era arrivata la condanna a 2 anni per il 35enne, per entrambi i reati, da parte del Tribunale monocratico che aveva inizialmente disposto la messa alla prova formulata, sospendendo quindi il processo per l’accusa di furto. La messa alla prova era stata però revocata nella sentenza di condanna.
Cade la condanna

“La revoca non era avvenuta correttamente, come stabilito da codice di rito”, ha sostenuto l’avvocato Polto per il suo assistito. La II sezione della Corte di Cassazione gli ha dato ragione e ha annullato senza rinvio sia la sentenza del Tribunale monocratico che quella della Corte d’Appello per l’accusa di furto aggravato, limitando l’ eseguibilità della pena (sospesa) alla sola accusa di ricettazione. La condanna è così scesa da 2 a 1 anno e 4 mesi. Annullamento, ma con rinvio, anche per il 23enne, che dovrà ora tornare davanti la Corte d’Appello per il nuovo processo.

…non capisco l’urgenza e l’importanza di questa notizia !!! un pasticcio burocratico che esula dal reato di furto e di ricettazione per collocarsi banalmente sul piano del disordine burocratico ed amministrativo …
Ma la macchina è stata rubata si o no?
C’è una persona che ha subito un danno,si o no?
….Gattopardo, non mi sembri per niente un Gattopardo !!!
Io da addetto ai lavori mi vergogno della giustizia italiana, credo che in età pensionabile andrò via dall’italia, rovinata da giudici incapaci.