Messina, scarichi fognari abusivi. Puccio: “Lavori in corso, serve educazione sociale”

Messina, scarichi fognari abusivi. Puccio: “Lavori in corso, serve educazione sociale”

Marco Ipsale

Messina, scarichi fognari abusivi. Puccio: “Lavori in corso, serve educazione sociale”

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mercoledì 08 Luglio 2020 - 16:23

Le azioni di contrasto, l'invito a mettersi in regola

L’ordinanza sindacale è stata firmata alla fine dello scorso ottobre. Imponeva agli amministratori di condominio di dichiarare entro trenta giorni la conformità degli scarichi ed il regolare allaccio alla rete fognaria. In caso contrario, l’obbligo di presentare apposita denuncia con l’impegno di adeguare gli scarichi entro sei mesi.

Quei tempi, in realtà, erano troppo stringenti, tanto che poi è stata decisa una proroga per altri sessanta giorni e poi è arrivata l’emergenza coronavirus. Alcuni amministratori hanno inviato la dichiarazione richiesta, altri ancora no, così il Comune ora deve decidere come agire.

Ma, nel frattempo, l’Amam prosegue l’opera di contrasto. “In alcuni casi siamo stati allertati dal Comune e dalla polizia municipale – dice il presidente dell’Amam, Salvo Puccio – e siamo intervenuti per chiudere gli scarichi, come ad esempio è avvenuto al torrente Bisconte Cataratti. Poi stiamo facendo un monitoraggio su tutti i torrenti, in particolare quelli tombati, un progetto da 3 milioni, in corso, che ha portato buoni frutti soprattutto sui principali del centro città, da Annunziata a Gazzi”.

L’obiettivo è quello di concludere entro l’anno il censimento degli scarichi abusivi, poi servirà un monitoraggio costante. L’Amam ne ha già eliminati alcuni, poi si procederà in danno ai responsabili. “Ma non è sempre facile – spiega Puccio – perché bisogna risalire alla fonte della fognatura e non si può certo chiudere lo scarico delle acque bianche. Si dovrà provare a fare un progetto di rifacimento per le acque bianche, un esame minuzioso per tappare gli scarichi abusivi”.

Per il presidente dell’Amam si tratta di un problema di educazione sociale. “Ovviamente bisogna rispettare le leggi ma i cittadini devono comprendere che è anche un vantaggio farlo. Perché spendere 1000, 2000 o 3000 euro per fare 15 o 20 metri di condotta fognaria fa acquistare un valore superiore al proprio bene se l’area intorno alla propria casa è pulita e non ci sono cattivi odori”.

Altro esempio ancora più delicato. “Il grosso degli scarichi abusivi nel torrente Gazzi deriva dalla zona delle baracche. Valuteremo insieme ad Arisme un intervento risolutivo, dopo aver stabilito i costi”.

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