Appelli ai governi regionale e nazionale, attacchi politici: i deputati in campo per l'emergenza

Appelli ai governi regionale e nazionale, attacchi politici: i deputati in campo per l’emergenza

Francesca Stornante

Appelli ai governi regionale e nazionale, attacchi politici: i deputati in campo per l’emergenza

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venerdì 30 Ottobre 2015 - 00:25

I deputati messinesi, sia regionali che nazionali, alzano la voce su quanto sta accadendo a Messina ormai da giorni. Soluzioni per fronteggiare l'emergenza, focus sul dissesto, attacchi molto duri nei confronti di Crocetta e Accorinti.

Per qualcuno è il fallimento di una politica da spazzare via. Per altri è la prova tangibile di inefficienza e scarsa capacità di prendere le decisioni giuste nell’immediato. Sullo sfondo emerge in modo dirompente il gravissimo problema del dissesto idrogeologico di un territorio che ancora una volta si trova in emergenza perché è mancata totalmente un’adeguata programmazione di interventi di prevenzione. E così Messina si ritrova a vivere condizioni da terzo mondo mentre affronta una delle più drammatiche emergenze idriche degli ultimi tempi. Scendono in campo i deputati messinesi, si appellano ad un presidente della Regione che in questo momento sembra troppo preso dall’ennesimo rimpasto politico della giunta per accorgersi che la terza città siciliana è in ginocchio, battono i pugni per avere risorse da spendere nei luoghi franati che hanno causato il black out idrico di Messina, si rimboccano le maniche per trovare soluzioni tampone immediate che possano alleviare la sofferenza di migliaia di cittadini che stanno vivendo giorni da incubo.

"Il ministro Alfano ha assicurato il suo sostegno al tavolo di crisi istituito a Messina per fronteggiare l'emergenza idrica, garantendo al prefetto il più ampio sostegno in termini di uomini e mezzi per risolvere la situazione e riportare la città alla normalità nel più breve tempo possibile". Lo hanno dichiarato in una nota congiunta Garofalo, Mancuso e Germanà di Area Popolare. "Da questa mattina il ministro è impegnato per l'individuazione dell'intervento migliore da predisporre. Il ministro ha assicurato che seguirà la vicenda fino a quando la situazione non verrà riportata a regime".

E il deputato regionale del Nuovo Centro Destra Nino Germanà non ha esitato ad attaccare a muso duro l’amministrazione Accorinti che sembra voler temporeggiare senza arrivare ad una soluzione. “Dopo un confronto con il direttore generale del dipartimento regionale di Protezione Civile, Calogero Foti, ho personalmente coinvolto il sottosegretario alla difesa, onorevole Gioacchino Alfano, affinché si operi nella direzione del coinvolgimento del Comando operativo di vertice interforze”. Per Germanà in una situazione come quella che si sta protraendo nel messinese è doveroso un intervento massiccio ed evidentemente non è nella capacità di chi regge la città operare come è necessario.

Da Roma a Palermo montano le polemiche. “E’ il momento di mantenere i nervi saldi, non servono né le apparizioni televisive né le polemiche”. Lo afferma il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, convinto che in questo momento difficile è indispensabile che ognuno faccia la sua parte e che si lavori sinergicamente per restituire servizi e serenità ai messinesi: “Il resto sono solo chiacchiere sterili e inutili".

Il Movimento 5Stelle definisce quanto sta accadendo nella città dello Stretto una vergogna nazionale. “Il viaggio nel passato continua. Sembra di essere in un nuovo dopoguerra". E' questa la durissima analisi della deputata all’Ars Valentina Zafarana che legge il disastro idrico messinese come il risultato di più di trent'anni di mala politica . “Già la frana che si era abbattuta sulla A18 Messina-Catania aveva rappresentato uno schiaffo per tutti i cittadini messinesi, palesando tutte le responsabilità di chi doveva mettere in sicurezza il territorio e non l'ha fatto. Ora, sempre per una frana, arriva la rottura delle condutture che ha trascinato la città in un'emergenza idrica impensabile nel 2015".

"Mi sono messa già in contatto sia col sindaco di Calatabiano che con la Prefettura – racconta la Zafarana – ma le notizie che ne ho ricavato palesano la totale impreparazione delle istituzioni sia per ciò che riguarda la prevenzione, sia la gestione dell'emergenza, ancora lontana dalla soluzione. Si faccia il possibile e l'impossibile per ripristinare l'erogazione e un attimo dopo si cerchino i responsabili di un episodio che ha alla base tutt'altro che calamità naturali. L'Amam doveva fare manutenzione della tubazione che, a detta del sindaco di Calatabiano, dall'82 non è mai stata fatta. Trentatré anni senza manutenzione sono una follia”. Sulla vicenda sono intervenuti anche i deputati alla Camera Francesco D'Uva e Alessio Villarosa. “Cercheremo – dicono – di fare inserire anche la frana di Calatabiano nel valutazione dei danni relativi all'alluvione del 10 ottobre per incrementare le risorse destinate a queste zone. Si tratta infatti di territori ad altissimo rischio idrogeologico già censiti nel Pai”.

L’appello diretto a Crocetta arriva dal deputato Beppe Picciolo che chiede che dalle parole si passi immediatamente ai fatti. “Al Presidente della Regione Siciliana chiediamo di mettere in campo, immediatamente, le risorse economiche che sappiamo essere certamente disponibili (circa un milione di euro) per affrontare l’emergenza del dissesto della collina che sovrasta Calatabiano. Fintanto che non si riuscirà a risolvere il problema dello smottamento che minaccia una consistente porzione della condotta idrica interessata dal movimento franoso qualsiasi intervento sulla tubazione rischia di restare un semplice palliativo. Ci appelliamo al buon senso ed alla concretezza del Presidente Crocetta affinché, con la delega che è stata sciaguratamente al momento sottratta all’assessore Maurizio Croce, metta a disposizione dell’Amam quei fondi (frutto di disimpegno di somme dei fondi Pac non impiegate) e che sappiamo già essere prontamente in cassa ed immediatamente erogabili per la funzione di salvaguardia del territorio. E’ questo – ha concluso il presidente di Sicilia Futura On. Beppe Picciolo – l’unico modo di essere veramente vicino ai messinesi che sono arcistufi della solita politica parolaia e che non vogliono più sentire parlare di rimpasti regionali o di altri riti bizantini e di una “governance” che, ai vari livelli istituzionali, serve solo a mantenere apparati, burocrazie e sistemi che appartengono al passato”.

"Mentre Crocetta vola a Tunisi e gioca a fare e a disfare giunte con la complicità del Pd, lasciando una Regione senza presidente e senza assessori e creando una paralisi amministrativa permanente che brucia i fondi europei e lascia dietro la porta le imprese, nella Sicilia orientale si sperimenta il Terzo Mondo, con le istituzioni che girano le spalle a una città di 250 mila abitanti". Questo il commento di Fabrizio Ferrandelli, leader dei Coraggiosi, secondo cui "è necessario chiedere per la città di Messina lo stato di calamità naturale e fare intervenire anche il governo nazionale".

"Perché dal 2007 al 2013 – chiede Ferrandelli – con i miliardi di euro messi a disposizione dall’Europa non si è fatto niente sul dissesto idrogeologico e non si è ammodernata e messa in sicurezza la rete idrica siciliana? La Sicilia ha già perso 600 milioni di risorse per infrastrutture riconsegnate al governo nazionale per finanziare gli sgravi contributivi dei nuovi assunti e altri ne perderà a gennaio quando si concluderà il programma 2007-2013, restituendoli ai Paesi più virtuosi dell’UE perché i governi siciliani non sono riusciti a spenderli. Non possiamo più permetterci una Sicilia senza guida – conclude – ed è per questo che occorre staccare la spina a questo governo fantasma prima che sia troppo tardi".

In campo anche il presidente Anci Sicilia Giovani, Maurizio Lo Galbo, informato sui fatti dal consigliere messinese Nino Interdonato. Lo Galbo fa un appello accorato ai comuni limitrofi per una proficua collaborazione, al fine di tamponare la situazione che sta degenerando. “Auspico piena disponibilità da parte di tutti i Comuni siciliani a mettersi in contatto con le istituzioni messinesi per inviare le autobotti in soccorso alla Città in difficoltà, augurando inoltre che la Regione siciliana intervenga tempestivamente”.

Francesca Stornante

14 commenti

  1. Vogliono tutti il merito di essere intervenuti “personalmente” presso il ministero per porre rimedio alla inefficienza di questa amministrazione.
    Mi sta bene. A quando però anche le vostre di dimissioni, perché i risultati a livello locale e regionale di tutta la nostra classe politica sono chiarissimi.
    Crolla mezza Sicilia come già fatto notare da qualcuno.
    Il problema viene da lontano come sempre e voi che ne siete concausa cercate ora un bel parafulmine su cui scaricare le inadempienze di tutti.
    Diciamo pure un classico della politica italiana.
    Preparati Renato, sei al capolinea, ti accolleranno anche e soprattutto le loro di colpe.

    Salvatore

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  2. Vogliono tutti il merito di essere intervenuti “personalmente” presso il ministero per porre rimedio alla inefficienza di questa amministrazione.
    Mi sta bene. A quando però anche le vostre di dimissioni, perché i risultati a livello locale e regionale di tutta la nostra classe politica sono chiarissimi.
    Crolla mezza Sicilia come già fatto notare da qualcuno.
    Il problema viene da lontano come sempre e voi che ne siete concausa cercate ora un bel parafulmine su cui scaricare le inadempienze di tutti.
    Diciamo pure un classico della politica italiana.
    Preparati Renato, sei al capolinea, ti accolleranno anche e soprattutto le loro di colpe.

    Salvatore

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  3. Ma voi deputati dove c- eravate in passato??Fate ridere

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  4. Ma voi deputati dove c- eravate in passato??Fate ridere

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  5. imprenditore messinese 30 Ottobre 2015 07:28

    Sembrano sciacalli intorno i resti di Accorinti..

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  6. imprenditore messinese 30 Ottobre 2015 07:28

    Sembrano sciacalli intorno i resti di Accorinti..

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  7. i signori politici che si stracciano le vesti,hanno un preciso dovere:Invitare i consiglieri comunali che fanno riferimento ai loro partiti di votare immediatamente la sfiducia al tibetano

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  8. i signori politici che si stracciano le vesti,hanno un preciso dovere:Invitare i consiglieri comunali che fanno riferimento ai loro partiti di votare immediatamente la sfiducia al tibetano

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  9. Si invoca l’intervento del governo regionale, ma di quale regione si parla? a quale quello di Crocetta? ah ah ah ah ahah a ah a ah ah ah ………………………….

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  10. Si invoca l’intervento del governo regionale, ma di quale regione si parla? a quale quello di Crocetta? ah ah ah ah ahah a ah a ah ah ah ………………………….

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  11. Non è una emergenza, ma il frutto del nulla degli ultimi 30 anni; prevenzione e controlli zero. Buffoni voi e chi ancora ha il coraggio di votarvi

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  12. Non è una emergenza, ma il frutto del nulla degli ultimi 30 anni; prevenzione e controlli zero. Buffoni voi e chi ancora ha il coraggio di votarvi

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  13. Parole i soliti personaggi in cerca di visibilità e dire che anche loro fanno parte di questo carrozzone che in questi anni ha prodotto solo danno per noi tutti si dovrebbero vergognare e pensare che mentre loro hanno l’acqua noi qui puzziamo che schifo!

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  14. Parole i soliti personaggi in cerca di visibilità e dire che anche loro fanno parte di questo carrozzone che in questi anni ha prodotto solo danno per noi tutti si dovrebbero vergognare e pensare che mentre loro hanno l’acqua noi qui puzziamo che schifo!

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