I legali dell'associazione hanno stimato un indennizzo forfettario minimo di 25 euro per ogni giorno di interruzione della fornitura, cifra che raddoppia a 50 euro in caso di presenza di malati, anziani, neonati. La cifra dipende da quanto previsto sempre nella Carta dei servizi dell'Amam, che prevede un "rimborso forfettario di € 25 per il mancato rispetto degli standard con un massimo di € 125"
Unione Nazionale Consumatori presenta la class action contro Amam per l'emergenza idrica della città.
Alla conferenza stampa che si è svolta ieri mattina erano presenti anche alcuni consumatori che hanno già aderito alla class action e che hanno testimoniato i disagi patiti in questi giorni: c’erano ad esempio il signor Orecchio Daniele, figlio unico di due genitori disabili, che – si legge in un comunicato – ha riferito la drammatica situazione e l'assenza di un supporto da parte delle istituzioni, la sig.ra Concetta Barbera, titolare di una casa di riposo, costretta a recarsi in spiaggia a prendere acqua di mare per far fronte all'emergenza igienico-sanitaria e la sig.ra Rosa Campanile, invalida, che ha raccontato le enormi difficoltà che ha per poter raccogliere e trasportare acqua dai bidoni
Il Presidente dell'UNC di Messina, Mario Intilisano, spiega che "indipendentemente dalle numerose colpe e responsabilità che si possono riscontrare rispetto a quello che sta accadendo in queste ore a Messina, dal punto di vista legale la class action è possibile solo nei confronti dell'Amam, la quale , nella Carta dei servizi e nei contratti aveva garantito di poter erogare il servizio anche in mancanza di una fonte di approvvigionamento, cosa evidentemente non avvenuta dopo la frana lungo il tracciato dell'acquedotto Fiumefreddo. Da qui la possibilità di ottenere un risarcimento per i cittadini di Messina"
Intilisano precisa ancora che nella Carta dei servizi dell’azienda c’è scritto che "l'Amam utilizza un sistema distribuivo che prevede l'interscambio di varie fonti di approvvigionamento, al fine di garantire l'alimentazione minima alle utenze anche in caso di fuori servizio di una delle suddette fonti primarie".
"Questo interscambio non è mai stato realizzato ed attuato. Se ci fosse stato, il disagio dei consumatori di Messina sarebbe stato, evidentemente, minimo e non sarebbe durato per così tanti giorni" commenta Intilisano.
I legali dell'associazione hanno stimato un indennizzo forfettario minimo di 25 euro per ogni giorno di interruzione della fornitura, cifra che raddoppia a 50 euro in caso di presenza di malati, anziani, neonati. La cifra dipende da quanto previsto sempre nella Carta dei servizi dell'Amam, che prevede un "rimborso forfettario di € 25 per il mancato rispetto degli standard ……. con un massimo di € 125".
L' Unione Nazionale Consumatori ricorda che per aderire all'azione è necessario soddisfare i seguenti requisiti: 1) Essere titolare di utenza individuale o condominiale Amam; 2) Avere la propria utenza ubicata in zona ove la fornitura idrica è cessata; 3) Sottoscrivere lo specifico modulo di adesione presso la sede dell’Associazione in Messina Via San Filippo Bianchi 48 (nei seguenti orari Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì e Venerdì dalle ore 09.00 alle 11.30 ed il Lunedì e Mercoledì pomeriggio dalle ore 16.00 alle 18.30); 4) Rivestire la qualifica di consumatori (ossia non avere l’utenza destinata ad attività commerciali o professionali); L’adesione sarebbe riservata ai soli soci UNC, ma, stante l’eccezionalità del momento, per iscriversi all'associazione basterà versare l'importo simbolico di soli € 5,00, a titolo di rimborso spese.
Dall’associazione fanno sapere che i non consumatori (professionisti, aziende, esercenti commerciali) che hanno subito un danno non potranno aderire alla class action ma potranno agire individualmente, anche con l’assistenza del Comitato di Messina dell’Unione Nazionale Consumatori, per il risarcimento del danno subito. Per avere ulteriori informazioni sulla class action, l’associazione dei consumatori mette a dipsoszione i social media twitter (@consumatori_me), facebook (Consumatori Messina) e sul sito internet dell'UNC di Messina (www.consumatori.messina.it), oppure l'email appositamente attivata: amamclassaction@consumatori.messina.it.
Intanto, il CODACONS , che con l'Unione Nazionale Consumatori sostiene anche la class action, “invoca anche un sollecito intervento della magistratura per accertare se vi sia stata una mancata adozione di idonei provvedimenti”.
Se non ho capito male l’Amam è del Comune ed il Comune è dei messinesi. I debiti del Comune pertanto sono dei messinesi. Ma stiamo facendo causa a noi stessi ?
Se non ho capito male l’Amam è del Comune ed il Comune è dei messinesi. I debiti del Comune pertanto sono dei messinesi. Ma stiamo facendo causa a noi stessi ?
Siamo alla follia, messinesi contro messinesi, questa insensata class action è il preludio alla fine della convivenza civile a Messina, da questo momento la nostra città non è più degna della Urbs Messana, non si può più parlare delle Genti di Messina, ma di individui indegni dei loro AVI.
Siamo alla follia, messinesi contro messinesi, questa insensata class action è il preludio alla fine della convivenza civile a Messina, da questo momento la nostra città non è più degna della Urbs Messana, non si può più parlare delle Genti di Messina, ma di individui indegni dei loro AVI.
l’UNIONE CONSUMATORI dov’è quando ci sono aumenti non conformi alla
legge.
Faccia causa allo Stato per la benzina mentre il petrolio è tornato come 20 anni fa ?
l’UNIONE CONSUMATORI dov’è quando ci sono aumenti non conformi alla
legge.
Faccia causa allo Stato per la benzina mentre il petrolio è tornato come 20 anni fa ?
Cara mariaedit, secondo il tuo ragionamento non si dovrebbe mai fare causa allo Stato, perchè alla fine sono i cittadini italiani a pagare, non dovresti fare causa contro il comune di messina perché alla fine lo pagheresti pure tu. Il problema per te non e’ l’acqua che manca,ma chi difende i consumatori che non hanno avuto l’acqua.Francamente non so a quali avi ti riferisca, sicuramente non messinesi. Certamente non saranno contenti di vedere la città nel 2015 senza acqua. Se chi ha gestito l’acqua ha sbagliato dovrà rispondere d i cittadini che hanno subito danni devono essere risarciti. Si chiama giustizia.
Cara mariaedit, secondo il tuo ragionamento non si dovrebbe mai fare causa allo Stato, perchè alla fine sono i cittadini italiani a pagare, non dovresti fare causa contro il comune di messina perché alla fine lo pagheresti pure tu. Il problema per te non e’ l’acqua che manca,ma chi difende i consumatori che non hanno avuto l’acqua.Francamente non so a quali avi ti riferisca, sicuramente non messinesi. Certamente non saranno contenti di vedere la città nel 2015 senza acqua. Se chi ha gestito l’acqua ha sbagliato dovrà rispondere d i cittadini che hanno subito danni devono essere risarciti. Si chiama giustizia.
salve a tutti sono di caltanissetta e come il comune di messina abbiamo gli stessi vostri disagi rimaniamo senz’acqua per diversi giorni in un mese ci sono sempre guasti 2 guasti minimo al mese che non ti permettono per una settimana di avere acqua …volevo saperee come possiamo muoverci..ho letto il regolamento della società che gestisce l’acqua, e non specificano il tempo di ripristino del guasto… in questi casi cosa possiamo fare come possiamo ottenere i nostri diritti
? a chi dobbiamo rivolgerci ? grazie in anticipo
salve a tutti sono di caltanissetta e come il comune di messina abbiamo gli stessi vostri disagi rimaniamo senz’acqua per diversi giorni in un mese ci sono sempre guasti 2 guasti minimo al mese che non ti permettono per una settimana di avere acqua …volevo saperee come possiamo muoverci..ho letto il regolamento della società che gestisce l’acqua, e non specificano il tempo di ripristino del guasto… in questi casi cosa possiamo fare come possiamo ottenere i nostri diritti
? a chi dobbiamo rivolgerci ? grazie in anticipo