Messina senz'acqua per il nuovo stop ma l'impresa eccezionale è gestire i disagi quotidiani

Messina senz’acqua per il nuovo stop ma l’impresa eccezionale è gestire i disagi quotidiani

Marco Olivieri

Messina senz’acqua per il nuovo stop ma l’impresa eccezionale è gestire i disagi quotidiani

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venerdì 19 Gennaio 2024 - 07:00

Ci si attende una gestione migliore rispetto al 17 novembre ma Comune e Amam pensino a un piano straordinario nei 3 anni degli interventi strutturali

MESSINA – Stop all’erogazione idrica. Per la seconda delle azioni programmate, risultano dieci gli interventi sulla condotta principale e sette operazioni su impianti e reti. Meteo permettendo, una volta al mese, fino ad aprile, avverrà lo stop. Amministrazione comunale e Amam promettono che, in cambio di cantieri per quasi tre anni, si arriverà all’obiettivo dell’acqua 24 ore su 24. Oggi qualcosa di lontano e quasi irraggiungibile per i tanti cittadini che vivono il problema quotidiano della carenza. Di conseguenza, non appare utopistico, ma anzi necessario, che Comune e Amam pensino a un piano straordinario per gestire la difficile quotidianità, in tante zone di Messina, in aggiunta agli interventi strutturali.

La necessità di fronteggiare l’emergenza idrica quotidiana

Un obiettivo, quello dell’erogazione h24, annunciato con eccessivo ottimismo dall’allora sindaco De Luca nel 2019 (“Entro tre anni acqua 24 ore su 24 in tutta la città”), con inevitabile effetto boomerang. La progettazione messa in campo è significativa e dovrebbe essere decisiva in prospettiva. Ma, allo stato attuale, quello che i cittadini chiedono a Comune e Amam è di alleviare le difficoltà ed evitare gli errori, nella comunicazione e nella gestione dell’emergenza, della prima interruzione il 17 novembre. Dall’estate in poi, in tante zone della città, i disagi sono aumentati e qualsiasi rassicurazione appare illusoria se intanto non si gestisce bene il quotidiano.

“Ma l’impresa eccezionale, dammi retta/ È essere normale”, cantava Lucio Dalla. Dato che, in attesa dei meritevoli interventi strutturali, i problemi quotidiani non sono destinati a diminuire, lo ribadiamo: serve un piano straordinario nella quotidianità per fronteggiare le emergenze di ogni giorno. E non è peregrina l’idea di studiare forme di rimborso.  

Un altro argomento centrale è infatti l’aumento dei costi, in una stagione difficile per i cittadini sul piano economico. E si combina con il tema fondamentale della qualità dei servizi. Fino a quando non sarà realizzato l‘obiettivo 2026 di una città con l’acqua 24 ore su 24, non sarà facile pretendere ogni attenzione da parte dei cittadini. Diritti e doveri di ogni cittadino sono inevitabilmente intrecciati con il tema dell’efficienza. Non siamo una città normale ma lo dovremo, un giorno, diventare. Partiamo dalla quotidianità, dato che i progetti a lungo termine ci sono.

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2 commenti

  1. La zona Nord della città sempre la più penalizzata. La prima ad avere l’acqua tolta e l’ultima ad averla riallacciata. Già alle 6,00 di Venerdì 19/1 a San Michele non c’era più acqua e, se andrà bene la riavremo Domenica. Nelle comunicazioni si diceva ” L’acqua comincerà a mancare dalle 8 del venerdì”…. falso!!!
    Poi quando qualcuno parla di sgravi nelle bollette, fanno orecchio da mercante, vi sembra normale che un cittadino, anche se di serie B, riceva poche ore di acqua al giorno ma paghi profumatamente acqua come se la ricevesse H24. Almeno abbiate il pudore di compensare i disagi subiti, praticando tariffe proporzionate al servizio che fornite, invece di essere così ligi a chiedere arretrati anche risalenti agli anni 1999 e 2000 già abbondantemente prescritti. E il vostro ufficio reclami ???

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  2. Una critica finalmente (costruttiva) nei confronti di una politica e una azienda, che non hanno mai rispettato nel tempo le promesse e gli impegni presi.
    Ancora in pompa mat si continua a propagandare l’acqua H24 ma forse nel 2026 !!
    Quando nel resto del mondo civile e’ da molto …molto tempo che cio’ avviene.
    Nel frattempo in questo lasso di tempo cosa si intende fare? Credo personalmente nulla ci saranno quartieri più fortunati ed altri meno fortunati (esempio il mio Lombardo)… continueranno le interruzioni, programmate o no , i disagi dell’utenza, i costi della gestione autoclavi e le bollette da pagare—-Dalla cantava l’anno che verra ci sara’ una rivoluzione….ma qui a Messina non credo( almeno personalmente)

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