L'azienda chiede collaborazione per raggiungere l'obiettivo del 65 %, distante dieci punti
“A Messina nel periodo 2020 – 2022 abbiamo risparmiato 43 milioni di euro. Nonostante l’aumento generale dei prezzi e dei costi di smaltimento che ammontano a circa 400 euro a tonnellata per i rifiuti indifferenziati trasportati in Danimarca, siamo riusciti a risparmiare. Come? Grazie alla raccolta differenziata, grazie alla vostra collaborazione”.
Così Messina Servizi si rivolge ai cittadini. “Siamo riusciti ad alleggerire il fardello economico dello smaltimento dell’indifferenziato grazie all’incremento della raccolta differenziata al 53,5% nel 2022 e al 55,4 % nel 2023, un esempio virtuoso al Sud Italia. Ancora non siamo riusciti a ridurre la pressione sulla Tari, ma specifichiamo che sarebbe stata molto più onerosa senza questi sforzi. Grazie all’incremento della raccolta differenziata siamo riusciti a contenere i costi e vogliamo ridurli ancora”.
Da qui la richiesta di collaborazione: “Differenziare correttamente, sensibilizzare e segnalare per raggiungere e superare il 65% di raccolta differenziata. Ogni passo avanti in questa direzione significa meno rifiuti indifferenziati da smaltire all’estero, minori costi per la nostra comunità con una riduzione della Tari, un impatto ambientale notevolmente ridotto”.
Rifiuti differenziati male
In una foto postata dall’azienda sui social, alcuni rifiuti non raccolti perché differenziati male: “nell’indifferenziato è possibile gettare al massimo un paio di capi di abbigliamento, in queste quantità avrebbero dovuto conferire tutto all’Isola Ecologica. Per il resto ci sono tantissimi rifiuti che andrebbero differenziati correttamente, oltre la carta, vediamo anche tanta plastica”, così come un secchio di vernice.
“Perché – chiede un cittadino – non pensare di implementare il vostro importantissimo servizio offrendo la possibilità (almeno una volta al mese) di smaltire oli, raee e indumenti a chi non può recarsi in un’isola ecologica? In tal modo si eviterebbero tante situazioni sgradevoli”. “Al momento non è previsto – risponde Messina Servizi – ma ci stiamo lavorando”.
Le multe
Altri lamentano che chi differenzia male non viene multato. “In situazioni come queste – risponde l’azienda – dopo l’applicazione del bollino da parte dei nostri operatori, inviamo la segnalazione alla Polizia Municipale. Il cittadino ha 24 ore per sistemare secondo le regole, altrimenti la Polizia Municipale procede con la sanzione. Dal 10 ottobre 2023 l’abbandono di rifiuti costituisce un reato per tutti. Da illecito amministrativo, è stato trasformato in illecito penale. La legge non ammette ignoranza, ognuno avrà ciò che merita”.
Infine si ricorda che è possibile smaltire gratuitamente fino a tre rifiuti ingombranti al proprio domicilio, prenotando al numero verde 800 042222.
Perché la partecipata non mette a disposizione dell’utenza un elenco completo dei rifiuti e della relativa collocazione, visto che quello disponibile in rete non è ufficiale?
Tutto giustissimo ma perché la Tari non diminuisce e rimane sempre tra le più alte d’Italia? Se i risultati sono questi e la percentuale è aumentata di molto cosa manca ancora?
Risparmiate solo voi… E noi?
Il vantaggio e’ solo per voi…noi paghiamo di piu’ rispetto a prima… Che vergogna.
Purché il bollino non sia messo “a membro di segugio”. Mi hanno messo 2 bollini rossi nell’umido. Ho dovuto fare più di 4 reclami, per far capire che piatti, bicchieri, ecc erano compostabili (compostabili, non solo biodegradabili). Stesso discorso per la carta forno che uso compostabile. Poi l’hanno capita. Si può accettare il bollino rosso o anche la multa, ma a condizione che sia tutto speditamente (in giornata) e gratuitamente contestabile. Già solo per telefonare a Messina Servizi, ci può volere più di mezz’ora o oltre. Velocità, rapidità. Non solo vengo ingiustamente “sanzionato”, ma poi devo pure perdere tempo per “giustificarmi”? E’ Messina Servizi che deve provare che io differenzio male; fino a prova contraria, si presume che io differenzi bene. Il tempo lo devono perdere loro, non io. Qui quasi quasi, sono io che devo dimostrare di differenziare bene. Questo è inaccettabile. Sanzioni? Perdi tu il tempo a inseguire me, non io a inseguire te! Se poi viene provato oggettivamente, che differenzio male, allora si inverta pure la situazione. Ma solo dopo che si è provato che differenzio male. Differenzio anche meglio di chi dovrebbe “giudicare”, visto che conosco la differenza fra compostabile, biodegradabile e plastica riciclabile.
La buona volontà va abbracciata con la buona comunicazione, per cui per favore maggiore specifica sugli oggetti che possono mettere in confusione: cartone pizza/cartone focaccia, cialde caffè,borse, scarpe rotte, tappi delle bocce, ….