Si va verso l'utilizzo degli ammortizzatori sociali per 120 dipendenti, a rotazione. Una scelta già anticipata nei giorni scorsi anche dal sindaco De Luca
MESSINA – Cassa integrazione era stata annunciata e cassa integrazione sarà. Messina servizi, dopo l’ennesima bocciatura del piano tariffario Tari 2021 arrivata anche con la contrarietà del consiglio comunale alla presa d’atto, ieri sera ha provveduto a inviare la pec che ufficializza questa scelta. Le organizzazioni sindacali hanno ricevuto la nota in cui si parla di “necessità di avvalersi di un periodo di sospensione-riduzione dell’orario di lavoro per il proprio personale, con utilizzo di ammortizzatori sociali come la cassa integrazione”.
Una scelta necessaria, secondo Messina servizi, in seguito a una “importante e imprevedibile crisi imputabile ad eventi riconducibili all’emergenza Covid”. Si parlerebbe di 28 settimane e riguarderebbe a rotazione i dipendenti assunti entro il 23 marzo 2021. Già due sere fa il sindaco De Luca, con al suo fianco tutta la Giunta e il presidente di Messina servizi Pippo Lombardo, aveva avanzato l’ipotesi di dover ricorrere alla cassa integrazione a rotazione per 120 lavoratori, mentre venivano rinnovati in extremis fino a dicembre i contratti a tempo determinato (in scadenza alla mezzanotte del 2 agosto) di altri 32 dipendenti.