Il presidente rinviato a giudizio per una vicenda legata all'impianto di Pace.
Il sindaco De Luca respingerà le dimissioni del presidente di Messina Servizi Bene comune Pippo Lombardo, che ieri, ha rimesso l’incarico dopo il rinvio a giudizio del Tribunale per violazione della normativa in materia ambientale e peculato.
Il rinvio a giudizio
Il rinvio a giudizio è legato allo stoccaggio di balle di rifiuti depositate in un’area al di fuori dell’impianto di Pace. La normativa prevede una sanzione nel caso in cui non sia stato causato danno o pericolo all’ambiente, pertanto MSBC ha bonificato l’area. Subito dopo la società ha pagato la sanzione di 6.500 euro. Ma poiché appunto l’area era esterna all’impianto di Pace e quindi non rientrava nella competenza di MSBC secondo l’accusa sarebbe stato commesso il reato. Da qui l’accusa di peculato per il presidente Lombardo, in quanto vertice responsabile della società partecipata. In sintesi Lombardo è accusato perché nel ruolo di presidente, dopo aver bonificato un’area da rifiuti che erano stati collocati esternamente all’impianto, ha pagato la sanzione comminata.
“Ho agito correttamente”
Il presidente Lombardo si è detto sereno, sia pure amareggiato per la vicenda e attende di poter spiegare la correttezza dell’iter seguito. Pur nella consapevolezza di aver agito correttamente ed in piena trasparenza Lombardo ha comunque rimesso il suo incarico nelle mani del sindaco, che ha già annunciato di volerle respingere.
Lombardo ha pagato la sanzione con i soldi della Società Messina Servizi, cioé dei messinesi. Ma siccome la responsabilità penale é personale avrebbe dovuto pagarli di tasca propria.
E’ un principio che deve essere chiaro, non fatto passare come se la giustizia si stesse accanendo su Lombardo; é lui che sbaglia e mon dovrebbe replicare sostenendo di avere ragione.