La società del Comune replica alla senatrice sulla "pasta fredda e mozzarella la sera di Natale ai poveri". E afferma: "Colpito il nostro impegno quotidiano"
MESSINA – Dopo la nota della senatrice Dafne Musolino, “Pasta fredda e mozzarella: ecco il ricco cenone natalizio per i poveri”, arriva la replica della Messina Social City. Si legge in un comunicato trasmesso dal Comune: “Fratelli tutti è un posto sicuro, un luogo che la Messina Social City ha fortemente voluto e trasformato in una vera dimora per molti fragili. Un luogo in cui quotidianamente vengono tradotti in realtà percorsi di autodeterminazione per permettere a uomini e donne di riappropriarsi della loro vita, un luogo in cui 13 nazionalità convivono in armonia con un costante scambio culturale e umano che fa della diversità un valore aggiunto. Un luogo che accoglie 60 ospiti invece di 25. Un luogo aperto 24 ore su 24, un luogo che eroga pasti a colazione, pranzo e cena, un luogo in cui l’équipe multidisciplinare dell’azienda si interfaccia con operatori di diverse realtà territoriali”.
Continua la società presieduta da Valeria Asquini: “Fratelli tutti (la foto è dell’inaugurazione dello scorso marzo, n.d.r.) custodisce gelosamente centinaia di storie di vita vissuta di chi per un giorno, una settimana o solo qualche ora vive i nostri spazi. L’attacco di oggi alla Messina Social City non colpisce la presidente, il Consiglio d’amministrazione, colpisce tutta l’azienda, l’amministrazione comunale! Colpisce ogni area dei nostri servizi, colpisce il personale tutto, colpisce chi giornalmente beneficia di un servizio. L’impegno quotidiano dei tanti operatori che si spendono con professionalità, amore e dedizione per migliorare la qualità di vita degli ospiti non può essere minato da una polemica strumentale, cavalcata incomprensibilmente anche da esponenti politici che non hanno mai mostrato interesse nel conoscere e vivere le nostre strutture”.
E ancora: “Le notizie vanno riferite per quelle che sono e non strumentalizzarle a beneficio di chi vuol far apparire la Messina Social City poco trasparente e poco presente sul territorio. Che tristezza leggere, o meglio definire i poveri un “comparto”! La vergogna del cenone del 24 dicembre… Il 24 dicembre, alle 18, a Fratelli tutti, è stato servito agli ospiti un aperitivo con degustazioni tipiche del Natale, pubblicizzato già il 20 dicembre nell’ambito del cartellone degli eventi natalizi organizzati dalla Messina Social City. Senza contare che quotidianamente “il comparto poveri” degli ospiti di Fratelli tutti è seguito con diete personalizzate che tengono conto di eventuali patologie, esigenze religiose, sempre nel rispetto di una sana alimentazione”.
“5300 persone raggiunte, oltre 1.000 risorse umane, 21 strutture nel territorio”
Continua la nota: “La Messina Social City lavora costantemente con professionalità a supporto delle vulnerabilità rispondendo in maniera puntale e attenta alle esigenze dell’intera comunità. Oltre 5300 persone raggiunte dai nostri servizi, oltre 1.000 risorse umane, 21 strutture operative su tutto il territorio comunale. Il processo di intervento sociale rischia così di essere semplificato attraverso i numeri che oggi, viste le recenti notizie di stampa, l’azienda ha il dovere di rappresentare. Ma dietro ogni numero potremmo raccontarvi le storie, le trame della vita che si intrecciano con le politiche sociali della nostra città, la cui bellezza non riusciamo a descrivere a parole ma con l’impegno e la professionalità che i nostri operatori impiegano giornalmente attraverso le narrazioni di vita incontrate”.
Continua Messina Social City: “E se vergognarsi significa aver servito una cena come è già stato fatto per 365 giorni, forse diversa dal luogo comune, ebbene si, ce ne vergogniamo! Ma preferiamo vergognarci con la certezza di aver sostenuto ogni giorno chi ci chiede appoggio anziché pavoneggiarci per un solo pranzo. Cogliamo quindi quest’occasione per invitare tutti coloro che hanno anche solo la curiosità di conoscere la quotidianità dei nostri servizi legati alla vulnerabilità sociale, a prendere parte al pranzo previsto per il 3 gennaio 2024 alla stazione centrale. Luogo simbolo non solo per i beneficiari dei servizi ma anche per tutti i nostri operatori, dove non troverete telecamere ma la condivisione che contraddistingue l’agire professionale dell’azienda 365 giorni l’anno”.
Termina così il comunicato: “Ma prima che la sensibilità del sindaco Cateno De Luca ci regalasse Messina Social City tutto questo esisteva? Ma tutti coloro che fanno gli sciacalli o le sciacalle si ricordano del “comparto dei poveri” solo nel periodo natalizio per mettersi in mostra e speculare anche sulle povertà? Sutor, ne ultra crepidam (“Che il calzolaio non giudichi più in su della scarpa”, ovvero non si parli e giudichi su ciò di cui non si ha competenza, n.d.r.)”.
Avete offerto un aperitivo con degustazioni tipiche natalizie 🤔e offerto una cena come ne servite costantemente in ogni sera ….. benissimo,nulla da contestare fin qui ,ma essendo vigilia di Natale, vista l’ abbondanza che dimostra questa amministrazione in ogni dove ,visto l’ aperitivo pubblicizzato nel cartellone🙄la pasta fredda , francamente cozza con la prima degustazione ,da cui certamente gli avventori prevedevano ,non dico un ricco menù, e passi pure l’ insalata pomodoro e mozzarella ,ma non certo la pasta fredda😱 ….meglio un brodo più salutare e ancora più economico 😏….e poi visto che avete la salvaguardia della salute dei senzatetto non avete pensato che quella pasta fredda potesse causare qualche decongestione😏 ????? E allora, senza decantazione per quello per cui siete pagati a fare ( la Messina social City è una partecipata che ha dei costi e che gestisce varie cose a Messina)e alla prossima, un’attenzione in più al menù viste le feste, perché sicuramente renderebbe fratelli tutti ,più felici di assaggiare qualcosa di diverso dal solito ….non si parli e si giudichi su ciò di cui non si ha competenza, ma io parlo e “giudico” la “tristezza “di un piatto freddo la sera di Natale che sicuramente per strada la Croce Rossa avrebbe dato caldo!!!!!
Veramente disgustoso da parte di chi ha avuto senza merito dalla politica locale, vergogna, Messina social sity non si curi di questi personaggi, VADA AVANTI, GRAZIE per QUELLO CHE FATE PER I FRAGILI.
Con i 280.000 euro che l’amministrazione comunale ha speso per portare i Pooh a Messina quanti pasti “caldi” con anche un pò di carne si sarebbero potuti offrire ai senzatetto?
Con i 280.000 euro che l’amministrazione comunale ha speso per portare i Pooh a Messina quanti pasti caldi con anche un po’ di carne si sarebbero potuti offrire ai senzatetto?
La signora Musolino non perde occasione per fare la sua, solita, pessima figura.
Ma forse poteva essere curata meglio la cena in questione. Qualche migliaio di euro, o forse addirittura centinaia di euro e tutto era ok. Pazienza.