Assunzioni Messina Social City: Interdonato invia le carte a Palermo

Assunzioni Messina Social City: Interdonato invia le carte a Palermo

Francesca Stornante

Assunzioni Messina Social City: Interdonato invia le carte a Palermo

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venerdì 01 Marzo 2019 - 13:24

Il vicepresidente del consiglio comunale si riferisce in particolar modo agli operatori dei servizi Con Inclusione Rei e dei centri per l'immigrazione

Perché il personale impiegato nel servizio Pon Inclusione-REI e quello che lavora nei Centri per l’immigrazione non ha diritto ad un posto nella Messina Social City? La questione l’aveva posta fin dall’inizio il vicepresidente del consiglio comunale Nino Interdonato. Ma senza ottenere alcuna risposta dal sindaco Cateno De Luca.

Per questo Interdonato ha deciso di trasmettere all’assessorato regionale Enti Locali l’incartamento relativo all’inserimento nell’Azienda Speciale Messina Social City del personale del PON Inclusione-REI e dei Centri per l’immigrazione ed erogazione di servizi di prima accoglienza per l’immigrazione e di inclusione per gli immigrati.

Interdonato ricorda come “sulle procedure di assunzione relative alla Messina Social City evidentemente non si vuole fare chiarezza, o almeno questo è l’intendimento dell’Amministrazione Comunale, non avendo risposto all’interrogazione urgente con cui si chiedeva nello specifico di conoscere le azioni dell’amministrazione in merito all’ apposito emendamento alla delibera 70/c ove veniva espressamente previsto quanto segue: “Al fine di salvaguardare la selezione pubblica bandita dal comune di Messina inerente la copertura a tempo determinato e parziale di 26 unità nell’ambito del PON Inclusione, i cui selezionati presteranno servizio sino al 31.12.2019, i su indicati sono da considerarsi professionalità acquisite dall’ente e, pertanto, sono da intendersi facenti parti dell’istituenda long list”.

Discorso analogo – ha proseguito Interdonato – per il personale addetto ai Centri per l’immigrazione ed erogazione di servizi di prima accoglienza per l’immigrazione e di inclusione per gli immigrati”, come disciplinato dall’art.1 lettera h dello schema di servizio Azienda Speciale Messina Social City, ove si indica l’affidamento all’Azienda stessa della gestione dei servizi”.

Il vicepresidente del Consiglio comunale ricorda inoltre come nel Bando del 31 gennaio non è stato tenuto in conto quanto già chiaramente previsto dalle delibere di Consiglio Comunale, e che non è attribuito alcun punteggio specifico riservato alle professionalità del PON Inclusione e dei “Centri per l’immigrazione ed erogazione di servizi di prima accoglienza per l’immigrazione e di inclusione per gli immigrati”, contrariamente a quanto previsto, invece, per gli operatori delle cooperative sociali che hanno operato nell’ambito dell’”Assistenza domiciliare anziani…” (art.5 C); ed evidenzia infine che tra i servizi indicati non vi è traccia dei “Centri per l’immigrazione ed erogazione di servizi di prima accoglienza per l’immigrazione e di inclusione per gli immigrati”.

«E’ mio intendimento trasmettere la documentazione completa al competente Assessorato Regionale agli Enti Locali, per avviare i procedimenti del caso» dice oggi Interdonato di fronte al silenzio del sindaco.

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