Presentato presso il saloncino della Cgil Messina, tra le iniziative di Cambiamo Messina dal Basso, "Son tornate. Racconti di mestruazioni e altri tabù" di Serena Maiorana vuol sfatare l'opinione che le donne siano sporche e impure
MESSINA – Presentato il volume “Son tornate. Racconti di mestruazioni e altri tabù”, lavoro di Serena Maiorana, arricchito dalla prefazione di Graziella Priulla. Il tema è un argomento ancora troppo spesso relegato nello spazio della discriminazione e del tabù. Il tema delle mestruazioni viene affrontato da dodici donne: scrittrici, attiviste, esperte di comunicazione, editor.
Presso il saloncino della Cgil di Messina è stato messo in evidenza come in tutte le culture patriarcali il ciclo sia considerato una vergogna da nascondere il più possibile. A confrontarsi sull’argomento in modo corale così, come hanno fatto le autrici, insieme alla curatrice del libro, sono state Giuliana Sanò (antropologa), Marcella Magistro (Cgil coordinamento donne), Claudia Bellomo (Non Una di Meno Messina) e Sefora Adamovic (attivista femminista).
Il tabù millenario sul ciclo mestruale
Il sangue mestruale ha incarnato, più di ogni altra cosa, l’opinione che le donne siano sporche e impure: un tabù millenario incistato nella mitologia, nella religione, nella scienza, che ha creato e crea ripercussioni sulla salute, sul benessere e perfino sull’autostima delle donne di tutto il mondo.
Proprio su questo tema, che costituisce una costante nella vita delle donne, si è dato vita ad un momento di riflessione e confronto intenso, scegliendo di parlarne in modo nuovo, con orgoglio e con rispetto ma soprattutto, come la pratica femminista insegna, partendo da sé e dalle esperienze di ognuna. Ogni relatrice, cosi come ognuna al mondo, affronta il proprio ciclo in maniera diversa ma, raccontandolo, non racconta solamente se stessa. Ognuna è portatrice di mille altre storie non raccontate, celate, con cui è possibile identificarsi.
L’iniziativa di Cambiamo Messina dal Basso
L’evento fa parte di “E’ sempre l’otto marzo”, iniziativa ideata e promossa da Cambiamo Messina dal Basso, per scardinare l’idea che l’otto marzo sia solo una data nel calendario. L’otto marzo è sia un momento di riflessione per ricordare le conquiste sociali, economiche e politiche, ma anche le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in quasi tutte le parti del mondo, sia un momento di lotta ed, in quanto lotta, non può essere rinchiusa nelle celebrazioni di un solo giorno.
Il prossimo appuntamento si svolgerà sabato 26 marzo alle ore 17 con la presentazione del volume “La scelta negata. Il diritto all’aborto nel paese dell’obiezione” di Patrizia Maltese. Nel 1978, grazie a una lunga battaglia femminista, il diritto all’aborto veniva finalmente riconosciuto dalla legge italiana ma oltre quarant’anni dopo l’approvazione di quella legge, un’inchiesta rigorosa e amara ci palesa purtroppo che è un diritto garantito solo sulla carta.