A raccontare la vicenda la sua avvocata, Annalisa Giacobbe: "Gli hanno amputato gli arti e il 28 novembre dovrà lasciare il suo immobile"
MESSINA – L’emergenza abitativa non risparmia Messina. La vicenda in questione riguarda un uomo disabile al 100%, costretto su una sedia a rotelle dopo l’amputazione di entrambi gli arti inferiori. A raccontarlo è l’avvocata Annalisa Giacobbe: “L’uomo vive unitamente alla moglie in un immobile condotto in locazione per diversi anni ma in ordine al quale è stato emesso provvedimento di sfratto per morosità immediatamente esecutivo e sarà costretto a lasciare casa il 28 novembre 2024 senza avere altro luogo dove andare. Ma il cittadino, che vedeva di non riuscire a far fronte all’impegno del canone di locazione ha, nel lontano 2018, avanzato richiesta di alloggio Erp, Edilizia residenziale pubblica, al Comune di Messina. Ma, nonostante i ripetuti solleciti, non abbiamo avuto risposta”.
“L’alloggio proposto era inaccessibile”
Nel 2022 il Comune propose un alloggio ma la porta di ingresso non era adatta ad un uomo in carrozzina. Dichiara l’avvocata Giacobbe: “Era anche necessario superare dei gradini. Per effettuare il sopralluogo dell’alloggio l’uomo è stato letteralmente trasportato in braccio per scoprire proprio che l’alloggio era non adeguato in quanto non vivibile in sedia a rotelle”.
L’uomo ha dovuto reiterare la richiesta nel 2023, sottolineando l’urgenza della sua situazione. Purtroppo, però – spiega la legale- “non abbiamo avuto riscontro. Il 7 agosto 2024 il mio assistito avanzava ancora una volta richiesta di alloggio ma, pur essendo stato convocato dal servizio sociale, nessuna soluzione abitativa ad oggi è stata al medesimo presentata, al punto che siamo stati costretti a depositare apposito ricorso al Tar. Il 28 novembre 2024 dovrà lasciare l’immobile in cui attualmente si trova”.
La novità del Pinqua per affrontare il disagio abitativo a Messina
Pur tra mille emergenze, in questo periodo una novità positiva c’è stata. Novità importante, in prospettiva, che però non coincide con la necessità d’urgenza raccontata dall’avvocata Giacobbe: i 23 milioni del Pinqua per l’emergenza abitativa. Saranno acquistate 250 case grazie al Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare. Chi fa parte dell’emergenza abitativa? “Chi ha avuto sfratti, chi vive per strada, chi non ha casa – ha spiegato mesi fa l’assessora Alessandra Calafiore -. Serve un intervento preciso. Faremo una graduatoria, ci sarà un avviso per far candidare le persone ma è un fenomeno che monitoriamo da tempo. Abbiamo valutato le richieste con il servizio sociale, lavorando per entrare dentro al fenomeno. Ma parliamo di disagio abitativo in generale, non soltanto di emergenza. In ogni caso, noi monitoriamo tutte le situazioni e non lasciamo solo nessuno”.
La casa è un diritto quando te la compri!