Arriva la replica piccata dopo l'incontro tra consiglieri e deputati con l'Ingv: "Ipotizzare altri progetti comporterebbe la perdita di finanziamenti e danno erariale"
MESSINA – “Resto sconcertata dalle dichiarazioni rese a mezzo stampa da parte degli esponenti del Movimento 5 stelle”. Inizia così la replica dell’ex vicesindaco Carlotta Previti, che contrattacca sul tema legato al parco Aldo Moro. Alcuni consiglieri e deputati dell’M5s hanno incontrato l’Ingv per fare chiarezza sulla situazione dell’area e oggi è arrivata la replica della Previti, che si è occupata in prima persona della vicenda fino alle dimissioni dell’intera Giunta De Luca.
Previti: “Come se vivessero sulla luna”
“È come se come se vivessero sulla luna – attacca Carlotta Previti -. Quando hanno concertato con l’INGV la realizzazione di un museo sui rischi naturali sul Parco Aldo Moro? Soprattutto a quale titolo? I consiglieri Cannistrà e Fusco siedono sui banchi del Consiglio da quasi 4 anni ma ignorano totalmente gli atti e i procedimenti amministrativi avviati da questa amministrazione: l’unico ‘atto proficuo’ nell’ambito dei rapporti con INGV è la delibera n. 668 del 20.11.21 attraverso la quale è stata abrogata la clausola impeditiva del contratto di comodato d’uso che legittimava l’INGV ad esercitare il diritto di recesso unilaterale con formale preavviso di 60 gg senza nessuna giustificata ragione”.
“Area inserita nel programma Foresta Me”
“Grazie all’abrogazione di tale clausola – prosegue – l’area è stata inserita in un programma di finanziamento FORESTA ME con l’importo di 2 milioni di euro e l’unica destinazione convenuta è ‘parco urbano’. Il progetto oggi è esecutivo e a giorni dovrebbe essere convocata una conferenza di servizi per i necessari pareri, i lavori saranno avviati entro giugno 2022. Ricordo ai 5 stelle che il Parco Aldo Moro è stato chiuso per oltre 50 anni e sconosciuto dalla maggior parte dei cittadini perché esisteva una clausola che presentava profili di dubbia legittimità”.
Previti conclude: “Ipotesi di danno erariale”
Carlotta Previti poi conclude: “Ipotizzare altri programmi, progetti e desideri comporterebbe la perdita di un finanziamento concesso, un conseguente danno e pertanto un’ipotesi di danno erariale. Pertanto, tali dichiarazioni sono gravi perché dimostrano un vuoto totale sia sui progetti già avviati da questa amministrazione che sulla normativa a presidio degli investimenti pubblici.”
La controreplica
“L’arrogante ed incomprensibile dichiarazione della Previti, in perfetto stile deluchiano, non le fa onore” – dicono i consiglieri comunali Cristina Cannistrà e Giuseppe Fusco.
“Il Movimento 5 Stelle di Messina, in maniera coordinata, con i portavoce nazionali si è confrontato con il Prof. Carlo Doglioni, Presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, solo ed esclusivamente sulla realizzazione e l’operatività dell’Osservatorio di Geofisica e Vulcanologia che verrà ripristinato nei locali di esclusiva proprietà del predetto Istituto. Vogliamo, al fine di eliminare lo stato di confusione generato dalle dichiarazioni della Previti, rassicurare la medesima che non aveva (da ex vice sindaca) e non ha (da candidata al Consiglio comunale), alcuna competenza ad intervenire sui programmi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, programmi che riguardano esclusivamente l’attività espletata da questo importante Istituto Nazionale nei locali di loro esclusiva proprietà, non avendoli concessi, come dovrebbe sapere la Previti, in comodato d’uso al Comune. Il prof. Carlo Doglioni ci ha voluto rassicurare che la sede dell’Ingv, allocata all’interno del Parco Aldo Moro, dopo decenni di inattività, sarà presto operativa con strumenti e personale per un vero “Osservatorio dello Stretto” e ha dato la disponibilità in merito anche alla futura istituzione di un Museo, nei locali dell’Osservatorio, (già se ne era discusso con l’Amministrazione Accorinti), al solo fine di far crescere la cultura sui rischi sismici del nostro territorio”.