L'azione del Comune per garantire il rispetto delle regole
MESSINA – Dopo l’immenso lavoro fatto sull’Imu e sulla Tari, il Comune di Messina si prepara a controllare suolo pubblico e passi carrabili. Un impegno importante, presentato dal sindaco Federico Basile, all’assessore ai Tributi Roberto Cicala e dal dirigente ai Servizi Tributari Emiliano Conforto, che porterà a un rispetto maggiore delle regole e a una sorta di riequilibrio nel pagamento dei tributi.
Basile: “Far pagare a tutti il giusto”
Il sindaco Federico Basile ha esordito: “La condizione del Comune quando sono arrivato da revisore dei conti non era la stessa di oggi. Uno degli elementi su cui puntiamo l’attenzione è l’elemento delle tasse, del recupero dei tributi. Dobbiamo avere chiarezza per capire dove muoverci. La nostra strategia ci ha portato a capire che per anni non si è mai capito chi deve pagare cosa. Per sanare questa situazione dal 2018 abbiamo svolto un’azione di chiarezza che ha fatto emergere tutta quella base imponibile che ci consente oggi di avere i primi risultati con il calo della Tari o con i ragionamenti sulla tassazione dell’occupazione suolo o dei passi carrabili. Questa conferenza stampa vuole evidenziare che il percorso avviato ha bisogno di tempo, ma ci siamo dedicati anima e corpo perché serve a Messina. Amplieremo gli interventi anche grazie alla polizia municipale non per punire qualcuno ma per far pagare a tutti il giusto. L’equità sociale passa da quella fiscale”.
Cicala: “Partiti da situazione drammatica”
Poi l’assessore Cicala: “Dal 2018 a oggi è stato avviato un percorso progressivo. Siamo partiti da una situazione drammatica a livello di banca dati. Era un contesto in cui non potevamo effettuare attività di controllo, ad esempio sull’Imu, perché mancavano i dati delle prime case. Così si facevano attività minime, su pochi soggetti. Siamo partiti da lì. L’anno scorso abbiamo abbassato la Tari, abbiamo dimezzato il canone dei passi carrabili. Ed è stato ridotto del 50% anche il suolo pubblico da questa amministrazione fino al 31 dicembre 2024. Ricordiamo anche che prima della giunta de Luca si accertava 1 milione e mezzo di Imu, ora si arriverà a 15 milioni. Abbiamo avviato una raccolta differenziata che ci ha portato a un aiuto grosso sulla Tari. La bolletta sarebbe arrivata a oltre i 600 euro con la percentuale precedente di differenziata. Come città metropolitana siamo nella media assoluta a confronto con le città del nord, quando avremo le percentuali di quest’anno probabilmente saremo tra le 5 migliori in Italia, visto che siamo intorno al 59%. Abbiamo fornito alla polizia municipale oltre 200 attività ricettive che non erano in regola da attenzionare per capire se fossero in regola e abbiamo accettato 60mila non versate di tassa di soggiorno nel solo 2024. Ripeto che l’attività è solo all’inizio, basta guardare i siti internet per capire che forse ci sono due terzi delle strutture non in regola rispetto ai dati ufficiali. Questi numeri ci servono per capire che abbiamo attenzionato ogni importa. Cosa faremo ora: lavoreremo sul suolo pubblico. Vogliamo iniziare un’attività di rispetto del regolamento che passa dal decoro urbano. Riteniamo che l’uso sia leggermente maggiore rispetto alle richieste che arrivano all’ufficio tributi. Partendo dal Duomo ci siamo spostati verso le periferie e abbiamo analizzato le concessioni rilasciate. Capita che l’utilizzo di spazio in eccesso crei disagi ai cittadini. La polizia municipale nelle prossime settimane, insieme all’ufficio tributi e la Patrimonio, partirà con un’attività sul territorio. Non è un’imposta che si può fare d’ufficio. Contestualmente si analizzeranno i passi carrabili. Sono azioni che si fanno in maniera strutturale. Spoilero cosa vogliamo fare in futuro: vogliamo favorire un sistema di identificazione rapida, forse con un qr code, con cui la gente può verificare subito le confessioni. Nel regolamento c’è sempre la possibilità di richieste semplificate per tavolini o sedie, che permettono di fare attività in giornata. Ringraziamo sempre i dirigenti e i funzionari che coordinano le attività”.
Conforto: “Sensazione è che qualcosa non va”
Il dottore Conforto ha spiegato: “Abbiamo iniziato a lavorare sulla banca dati, nel 2023 e nel 2024 lo abbiamo fatto ad esempio sulla Tari per evitare errori sulle superfici. Abbiamo cominciato la stessa cosa sul cup, il canone di occupazione del suolo pubblico. Stiamo portando avanti molti controlli. La sensazione è che qualcosa che non va ci sia”.
Cicala ha concluso: “Un esempio, devono essere lasciati due metri liberi di marciapiede. Dove non c’è, sicuramente non abbiamo rilasciato noi autorizzazioni. Bisogna tornare a una fruizione giusta. Non è accettabile che la gente debba passare oltre i dehors o in strada camminando. Il principio è di rispettare il cittadino ma anche di concorrenza corretta tra di loro. Noi vogliamo tutelare le attività corrette e che ognuno paghi il giusto utilizzando il suolo pubblico. Il regolamento va rispettato”. E ancora: “Sui passi carrabili riteniamo che ce ne siano circa 2.500 ma oltre la metà non sarebbero a norma. Stiamo controllando e informeremo tutti anche su come devono essere quelle giuste”.
Basta fare una passeggiata in qualsiasi strada della città per vedere i tanti passi carrabile abusivi o non in regola che espongono cartelli “lasciare libero anche di notte”, marciapiedi ostruiti da autoveicoli in fase di riparazione davanti ad officine, ecc. Ma gli amministratori se ne accorgono adesso, la polizia municipale dov’è, cosa fa?
MEGLIO TARDI CHE MAI !!!
Zona Piemonte abbiamo segnalato più volte un utente che mette un palo di ferro con cemento per conservarsi il posto sotto casa e ha messo sul suolo pubblico ben due anelli di ferro per la catena del suo motorino. Ma i vigili che erano proprio lì all’angolo ci hanno detto che dovevamo mandare un’email, che puntualmente il sistema rifiuta per casella è piena….
Io consigliereri di controllare anche se il passo carrabile serve alle macchine,se ci sono macchine all’interno e se il locale è idoneo come garace,come distinazione d’uso,perchè ci sono molti che richiedono il passo carrabile senza che il locale si destinato come garace,ma sia solo una bottega destinata adibita ha garace abusivamente.
Mi chiedo se i 2,00 metri liberi valgono anche li dove sono stati installati le pensilline delle fermate bus. Una tra tante è quella posta in via La Farina angolo via Tommaso Cannizzaro (hotel Royal), non riesco nemmeno io a.passare che.sono un normotipo e non spingo carrozzine perchè non ho figli.
Ma perché annunciarlo prima, da domani e per una settimana saranno tutti in regola!
Le irregolarità intanto sono sotto gli occhi di tutti.
Questa storia che bisogna inviare una email perché intervengano i vigili che già di loro vedono l’infrazione è penosa.
Le pattuglie transitano per le vie di Messina come se tutto fosse sempre e comunque in tegola.
Magari recupererete due soldi con l’aggiornamento della banca dati, ma sul piano della presenza e soprattutto degli interventi siamo ancora all’anno zero.
Tutte le mattine da 40 anni passano i vigili in macchina seduti vedono l’illegalità soprattutto all’incrocio con via sant’agostino e via peculio Frumentario e passano dritti, poi vogliono l’email per dire all’amico è stato ” lui”, non mi sembra che nella legge che C’è scritto che bisogna fare l’email …. e poi tanto altro anche nelle vicine abitazioni di amministratori.
Avete dimenticato i lavaggisti, che occupano spazi anche sui marciapiedi, ed a volte bloccano il traffico per fare manovre per uscire ed entrare le auto.
Anarchia assoluta.
Come la mettiamo con i numerosi lavaggisti che occupano sia marciapiedi che sede stradale?anche di quelli la polizia municipale sembra non accorgersi!
Vogliamo anche dire quanti sono i passi carrabili fasulli in prossimità di officine che occupano la strada tutti i giorni e hanno trasformato la strada come spazio aperto per le loro attività, ma soprattutto ci sono officine con cambio gomme sotto i semafori degi incroci anche in centro città ma i vigili vedono solo i divieti di sosta, per il resto perdono la vista.