M5s, Cambiamo Messina dal basso e Messinaccomuna chiedono alla Giunta di prendersi le responsabilità per la "gestione disastrosa" dei rifiuti
MESSINA – “Adesso è giunto il momento che l’Amministrazione si assuma le sue responsabilità di una gestione disastrosa, ma siamo certi che anche questa volta sapranno trovare il nemico di turno e il capro espiatorio a cui addebitare le loro colpe”. Il Movimento 5 Stelle tuona così contro la Giunta De Luca dopo aver bocciato (qui l’articolo sulla seduta di ieri), insieme a Partito democratico, LiberaMe, Sicilia Futura, Ora Messina e Lega la proposta di delibera con cui si sarebbero dovute accettare le tariffe Tari 2021 con un rialzo medio del 9%. Una scelta ben precisa, quella del consiglio comunale, che boccia fermamente le intenzioni dell’amministrazione e su cui torna il Movimento attraverso una nota firmata dai propri consiglieri Argento, Cannistrà, Mangano e Fusco. La proposta è stata definita “una vera e propria beffa per tutta la cittadinanza, a fronte dei tanti disservizi, delle scelte illogiche e dello stato precario in cui è ridotta Messina”, considerando anche le difficoltà dei cittadini stessi a causa (ma non solo) della pandemia che ormai da oltre un anno grava su ogni famiglia e sulla vita quotidiana. E la bocciatura della proposta per i 5 stelle ha soltanto un significato: “il sindaco non ha più alcuna maggioranza”.
Cmdb e Messinaccomuna attaccano l’Amministrazione
Ma non è finita, perché il fronte dei “no” si arricchisce anche delle dichiarazioni di Cambiamo Messina dal basso e di Messinaccomuna, che già in passato erano intervenuti sulla vicenda. Il partito dell’ex sindaco Accorinti ha parlato di bocciatura alle “bufale-minacce dell’amministrazione comunale” e di un “risultato importante ottenuto dall’opposizione dentro e fuori dal consiglio comunale”, ma ha anche richiesto ancora una volta maggiore trasparenza sulla stessa Tari e sui numeri presentati all’interno della delibera appena bocciata. Parla di una vera e propria Caporetto, invece, Messinaccomuna, che evidenzia tre aspetti politici nella sconfitta “De Luchiana”: la responsabilità assuntasi dal Consiglio comunale di non fare “più da spalla all’amministrazione”; la perdita per lo stesso De Luca del “suo obiettivo più ghiotto, ottenere un dissennato sovradimensionamento occupazionale della Messina Servizi”, visto come un ritorno dei metodi della vecchia politica; una sconfitta per Messina servizi e per tutte le partecipate. Il movimento politico, quindi, pungola l’amministrazione sottolineandone il fallimento nel caso in cui non verrà assicurato un servizio adeguato, con solo una conseguenza possibile: “dimissioni e ripensamento”.
Il 29 luglio 2021 rischia di diventare così un vero e proprio spartiacque, con una spaccatura ancora più profonda tra consiglio comunale e amministrazione. L’estate rovente della politica messinese passa tutta dalla Tari, ma sicuramente non mancheranno nuovi fronti su cui scontrarsi nelle prossime settimane.
Se questa amministrazione hanno una gestione disastrosa, delle precedenti che hanno lasciato uno sfacelo totale cosa dobbiamo dire? Dei precedenti che non hanno fatto nulla di evidente e tangibile per scovare gli evasori Tari, cosa dobbiamo dire?