Dureranno 11 mesi. Ecco i dettagli del progetto
Lavori aggiudicati un anno fa, oggi il via. L’appalto per il Teatro in Fiera è stato affidato all’Associazione temporanea d’imprese composta da Consorzio Stabile Progettisti Costruttori di Maletto (Ct) e Beico s.r.l. di Catania per 7 milioni 460mila euro al netto del ribasso d’asta. I tempi per la realizzazione dell’opera sono pari a 330 giorni, undici mesi.
Il nuovo edificio (QUI I DETTAGLI DEL PROGETTO), lungo 80 metri, largo 10 metri ed alto circa 7 metri, prevede al piano terra, oltre al grande atrio di accesso, tre ampie sale di diversa dimensione destinate rispettivamente a sala conferenze, sala di rappresentanza e piccole salette riunioni, affacciate sul fronte est dell’edificio.
Il primo piano sarà invece destinato ad uffici dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto, con stanze prospicienti il fronte est ed il fronte sud verso il giardino della “passeggiata a mare” ed ampie hall di attesa. L’altra ala dell’edificio riguarderà un’ampia sala conferenze/congressi/spettacoli con hall d’ingresso e tutti i servizi annessi che serviranno le suddette funzioni.
Saranno mantenute alcune delle soluzioni architettoniche e di finitura esterna dell’architettura razionalista tipica di alcuni edifici dell’ex quartiere fieristico di Messina progettati da Adalberto Libera, Mario De Renzi e Vincenzo Pantano.
Il progetto esecutivo è stato redatto dal raggruppamento di professionisti Marino, Mannino, De Rapa, Marino, Testa, Marino ed il responsabile unico del procedimento è l’ing. Massimiliano Maccarone.
Non avete capito niente. Dobbiamo mantenere quell’orrendo muro che ostruisce l’affaccio a mare? Per non parlare della linea ferrata del tram che ha di fatto cancellato la fruizione della insufficiente passaggiata a mare. Andate a Genova a vedere come hanno recuperato il porto.
A Genova?!? Basta andare a Civitavecchia che aveva come Messina la schiavitù ferroviaria. Hanno realizzato un lungomare meraviglioso.
Non c è bisogno di andare né a Genova, né a Civitavecchia, andate a Reggio per vedere che lungomare è stato ricavato, mandando im galleria i binari delle ferrovie.
Forse andava solo riqualificato e ristrutturato. Strutture così non ne fanno più. La demolizione mi sembra eccessiva, anche perché chissà quando e come vedremo l’altro teatro. Andrebbe invece, a mio avviso, demolito e ricostruito il palazzo Zanca con tutti gli uffici occupati da menti “dementi”.
Che senso ha????
Demolire per ricostruire …. mah!!! Vogliamo anche noi il km più bello d’Italia.. queste sono strutture inutili senza nessuna utilità per la cittadinanza.
Messina ha il suo stretto fatecelo vedere
Demolire tutto è fare un Bellissimo Acquario come Genova e anche più grande con vista sullo Stretto e dalla parte X gasometro i parcheggi
Povera Messina così bella senza barriere e ostinatamente con la voglia di ri-mecentificare un posto magnifico.