Indagati anche i titolari di 4 aziende
MESSINA – Due commercialisti e un funzionario della direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate sono al centro dell’inchiesta del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina. Tre le misure cautelari disposte: ai domiciliari il funzionario della Direzione Provinciale dell’Agenzia delle Entrate Roberto Gullo e interdetti dalla professione per 12 mesi i commercialisti messinesi Antonino D’Andrea e Dario Grussu.
Le indagini
Le indagini hanno preso avvio dalla denuncia di un imprenditore che, nel periodo dell’emergenza sanitaria Covid–19, aveva presentato la richiesta per ottenere i contributi finanziati attraverso il c.d. “Decreto Ristori” di cui al D.L. n. 137 del 2020. Secondo gli elementi finora acquisiti, il Funzionario dell’Agenzia delle Entrate avrebbe prospettato all’imprenditore un collegamento tra l’erogazione dei contributi dovuti e le sponsorizzazioni ad una associazione sportiva dilettantistica, di cui lui stesso era Team Manager.
Gli ulteriori approfondimenti, quindi, portavano alla luce, secondo ipotesi d’accusa, un contesto illecito assai più ampio, in cui risultavano coinvolti anche due commercialisti che, in accordo con il pubblico ufficiale, si facevano portavoce delle indebite richieste del funzionario, incentivando i clienti ad elargire sponsorizzazioni. Inoltre, le imprese che avevano assecondato siffatte richieste ottenevano anche un beneficio fiscale, portando in deduzione le spese di sponsorizzazione effettuate.
Indagati anche i titolati di 4 aziende
I titolari delle aziende indotti alle “sponsorizzazioni”, complessivamente 4 soggetti, sono stati parimenti indagati per aver indebitamente corrisposto i relativi benefici, ricercando un illecito vantaggio in procedure amministrative.
Le indagini, tra l’altro, permettevano di rilevare, la natura fittizia delle medesime sponsorizzazioni, stante l’inesistenza di qualsiasi attività pubblicitaria da parte della Associazione Sportiva Dilettantistica.
BUONGIORNO
Non mi sembra affatto una novità, purtroppo funziona tutto così e molte aziende trovandosi in difficoltà devono accettare questa tipologia di ricatti ma un pò da tutte le istituzioni e dei loro dipendenti, si lo so sarebbe meglio denunciare ma non tutti sono in condizioni di farlo visto che la giustizia ha tempi troppo lunghi e nel frattempo si chiude, è una battaglia che non si vince e poi tolto uno se ne rimette un altro e spesso il controllato è il controllore, nessuno vigila e tutela le imprese oneste che non solo devono combattere con le difficoltà del momento ma anche con le istituzioni pubbliche che ci dovrebbero tutelare e invece…………..Oggi purtoppo chi denuncia viene messo da parte come un appestato rimanendo fuori da qualsiasi attività.
Ma di cosa ci meravigliamo? E’ da sempre così in tutti i campi.